giovedì 19 Settembre 2024
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Somma Vesuviana.In città il comune approva i “taxi-calesse”

Somma Vesuviana. Somma Vesuviana città da film? Ebbene si. Per gli intramontabili romantici, per i vecchi tradizionalisti e per coloro che le quattro ruote proprio non le sopportano, ecco approvato in consiglio comunale il nuovo regolamento per la disciplina degli autoservizi pubblici non di linea come taxi, noleggio con conducente e in particolar modo, udite udite, “trazione equina”. Eh si perché nel 2010 a Somma c’è ancora chi potrebbe girare in calesse. Da un lato il cittadino cullato e cresciuto nel mito della tammorra, in un paese giovane e che ha fatto, pur rimanendo attaccato alle sue tradizioni, della modernità e del futuro il suo unico orizzonte. Sul fronte opposto, anziani o semplici appassionati al più antico dei mezzi di trasporto, ma che ultimamente, soprattutto nella cittadina sommese, sembrano essere stati rivalutati.

Allora perché non adeguarsi e di conseguenza creare disciplina? E cosi, ecco arrivare in consiglio comunale la modifica ad un regolamento che era già stato adottato e approvato, su una delibera di giunta regionale meno di un anno fa. Un servizio, seppur affidato ad alcuni privati beneficiari, ma di disposizione comunale per tutti coloro che ne vorrebbero usufruire. “Per turisti che vogliono visitare le bellezze nostrane a bordo di una carrozza, o sul semplice calesse” spiegano gli addetti ai lavori. E cosi non sarà raro e ne dovrà parvi strano, vedere girare per le strade cittadine d’improvviso un calesse con tanto di cocchiere. Senza dubbio si scoprirà che qualche modifica però a questi calessi sarà pur stata effettuata, non è infatti da dimenticare che dal 700’, anno della nascita del calesse, un po’ di anni ne sono passati e tra regole del codice e sicurezza stradale, questione viabilità e quant’altro, anche i calessi si dovranno “aggiornare”. Si saranno, senza dubbio, cosi adeguati ai severi standard di sicurezza vigenti (non è forse il caso della nostra Regione) come i singolari fanalini elettrici posteriori per essere visti quando si fa sera.

All’interno del regolamento, all’articolo 46, ecco elencate anche le caratteristiche distintive per la trazione equina con tanto di carta dei diritti “il cavallo destinato alla trazione di vetture pubbliche non può essere ritenuto mero strumento di trazione, ma in quanto essere vivente va trattato con rispetto e dignità – si legge nel documento – e deve essere tutelato il suo benessere sia durante le ore di lavoro che in quelle di riposo”. Per la serie almeno lui non rischia il lavoro. Inoltre solo razze come cavalli da Tiro pesante rapido, Lapizzani, Maremmani, Trottatori, e dovranno essere tutti iscritti all’anagrafe dei cavalli e la loro abilitazione è attestata dal tatuaggio slabbrale applicato dal veterinario, un abilitazione che ha la sola durata annuale e sarà, di seguito rinnovata, come tutte le licenze di qualsiasi tipo di vettura.

E in caso di divieto di sosta? Nessuna multa. L’unico caso in cui una licenza possa essere revocata, sarà in caso di segnalazione di maltrattamento del povero cavallo. Naturalmente anche qui, caratteristiche e quant’altro riguardanti le abilitazioni dei veicoli vengono determinate da una commissione consultiva, formata tutt’ora da sei membri. A questo punto, a qualcuno potrebbe venire un sorriso di condiscendente superiorità ad osservare modi di vita d’altri tempi, ma presto il sorriso si trasforma in smorfia quando scopre che forse, se tutti usassero mezzi come questi tanti sarebbero i benefici da quelli ambientali a quelli di consumo economico.

Ma si sa, queste piccole cose, notizie dei tempi che furono,oltre elogiare l’insolita iniziativa del sindaco Raffaele Allocca, fanno rivivere nella nostra mente quello che è stato e come eravamo. Anni passati, ma da non dimenticare, per non scordare le nostre radici. Magari ricordando il grande Trosi e il buon Benigni, come in questo divertente video:

Giovanna Salvati

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