Nola. Stavano realizzando il “Giglio del Fabbro” in un’officina praticamente fuorilegge, tanto che i carabinieri l’hanno sequestrata. I militari della stazione di Nola (agli ordini del maresciallo Vincenzo Perfetto) hanno effettuato, insieme al personale dell’Asl Napoli 3, un’ispezione presso l’officina che si occupa della lavorazione di ferro, alluminio e vetro in via Polveriera a Nola, il cui proprietario è il “maestro di festa” incaricato della realizzazione del Giglio per la paranza del Fabbro, uno degli 8 obelischi che prenderanno parte alla festa in onore di san Paolino che ogni anno a giugno attrae migliaia di visitatori in città.
L’uomo, un 33enne, è stato denunciato, perché ritenuto responsabile di diverse violazioni, nella struttura mancava l’idonea pavimentazione antinfortunistica e sia i locali di lavorazione che i servizi igienici non erano corrispondenti ai requisiti imposti dalla legge. I locali sono risultati non idonei all’attività svolta anche perché mancavano di autorizzazione e classificazione quale industria insalubre e di autorizzazione per le emissioni in atmosfera e degli scarichi delle acque reflue. Alla struttura, di oltre 245 metri quadrati, mancava persino il certificato di agibilità. Il “maestro di festa”, titolare dell’officina, è stato inoltre denunciato per deposito incontrollato di rifiuti speciali pericolosi, nella struttura, infatti, sono stati ritrovati numerosi pezzi di ferro, di enormi dimensioni, vetro, alluminio. Ma non era soltanto materiale di scarto della lavorazione. Gli uomini dell’Arma, coadiuvati dai tecnici dell’Asl, hanno scoperto nella struttura anche rifiuti pericolosi: contenitori di solventi, vernici, diluenti e smalti. Tutti materiali per i quali mancava il contratto, e le bolle di pagamento, che attestassero il prelievo dei rifiuti speciali. Da qui l’ipotesi che i sacchi con il materiale pericoloso venisse sversato per strada in maniera illecita. Proprio seguendo questa linea d’indagine i carabinieri sono arrivati all’officina di via Polveriera. Nella scorse settimane i militari della Compagnia di Nola (agli ordini del capitano Andrea Massari) hanno attivato una serie di controlli sui cantieri edili e nelle fabbriche per verificare sia che vengano rispettate le condizioni di sicurezza dei lavoratori sia che il materiale di risulta della lavorazione venga sversato legalmente. A questi blitz si sono poi aggiunti i numerosi esposti inviati dai cittadini all’Arma e che segnalavano la presenza di rifiuti speciali in quella zona periferica della città. I militari hanno verificato e sono risaliti all’officina che, considerate le numerose violazioni accertate, e’ stata sequestrata e con essa tutti i macchinari che si trovavano al suo interno: 3 troncatrici, 2 seghe a nastro, una macchina piegatrice, un trapano colonna, 5 saldatrici, 2 compressori, una spallettatrice, 2 punzonatrici, un pantografo, una cesoia, una bilancia e 2 banchi da lavoro. Resta da capire se questo sequestro possa rallentare la realizzazione della macchina da festa che dovrà prendere parte alle celebrazione ormai sempre più vicine.
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