Nola. La sezione Lavoro e Previdenza del Tribunale di Nola è “inutile” a questo punto è meglio chiuderla. Una considerazione amara quella cui sono giunti gli avvocati previdenzialisti di Nola, rappresentati dal presidente dell’associazione “Apfn” Lucia Casaburo, che in una lettera inviata al ministro della Giustizia Angelino Alfano hanno chiesto la chiusura a causa della paralisi in cui versa da molti mesi. A febbraio l’Apfn aveva più volte manifestato i disagi legati alla mancanza di giudici, presentando un esposto relativo al fatto che tre magistrati della sezione fossero, contemporaneamente, in maternità e con un altro giudice da sempre assente, ma avevano ottenuto come risposta il trasferimento di un giudice che si era messo poi in ferie. Da qui la decisione della nuova lettera che è stata inviata ad Alfano e consegnata al presidente del tribunale, Giovanni Fragola Rabuano e indirizzata per conoscenza anche alla Corte d’Appello di Napoli. Nella missiva, molto provocatoria perché frutto di una situazione disastrosa che si protrae da troppo tempo, si chiede di trasferire tutte le competenze giurisdizionali della sezione lavoro di Nola al Tribunale di Napoli. Nell’organismo, deputato a smaltire, si fa per dire, 24mila cause di previdenza e 5mila di lavoro, soltanto due giudici sono costretti a fronteggiare una valanga di documenti per un numero di procedimenti davvero troppo elevato rispetto all’estrema esiguità degli organici. La sezione lavoro e previdenza del Tribunale di Nola dovrebbe soddisfare la domanda di giustizia in un territorio simbolo delle problematiche legate al lavoro, a causa della presenza della fabbriche metalmeccaniche e dei centri commerciali più grandi del Mezzogiorno, e di quelle legate alle indennità per le gravi malattie che si contraggono in una delle zone più inquinate d’Italia. Eppure, proprio sui questo fronte, domani la paralisi totale. Stanchi di ciò gli avvocati civilisti hanno chiesto la chiusura ufficiale dell’ormai inutile sezione giudiziaria. “Nonostante le continue segnalazione circa i forti disagi con cause a rilento e udienze sospese, la sezione Lavoro e Previdenza del Tribunale di Nola continua ad andare alla deriva, nel totale disinteresse delle competenti istituzioni”, si legge nella missiva, “Questa incresciosa situazione si sta ripercuotendo negativamente su noi Avvocati che ormai non possiamo più giustificare con i clienti tali disagi, ed anzi ci mette in condizioni di assistere impotenti ad una difficoltà “tangibile” di famiglie con serie problematiche patologiche a cui non possono far fronte per problemi economici. La complessità di tale situazione e il totale disinteresse delle istituzioni che ormai si protrae fin dal momento in cui questa sfortunata sezione e’ nata, purtroppo, ci obbliga, oggi, a cercare disperatamente di suggerire come soluzione, la chiusura della Sezione lavoro e Previdenza dal Tribunale di Nola con conseguente trasferimento dell’ attività all’ efficiente ed organizzato Tribunale di Napoli, almeno fino a quando si provvederà a rimettere in sesto questa sezione, perché riguarda le fasce sociali più deboli ed abbandonate, perché non permette che si accendino riflettori, sembra davvero non interessare nessuno, comprese le istituzioni più prossime”.
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