venerdì 20 Settembre 2024
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Marigliano: Prima sentenza sottotetti, assolti i tecnici del Comune

Marigliano. La prima sentenza sulla questione sottotetti è stata emessa dal tribunale di Nola. Il primo degli oltre sessanta casi al vaglio della magistratura si è concluso con l’assoluzione dell’ingegnere capo del Comune di Marigliano, Andrea Ciccarelli oltre che del responsabile del settore ambiente Pasquale Matrisciano. I due dirigenti presso il palazzo municipale mariglianese erano difesi rispettivamente dagli avvocati Giuseppe Guida ed Anna Jossa. Il caso, vagliato dal giudice monocratico Agnese di Iorio, è emblematico di tutti gli altri procedimenti attualmente in corso: il proprietario dell’immobile, infatti, è stato ritenuto reo di aver costruito in difformità dai permessi rilasciati dall’ente comune di Marigliano, realizzando quindi un volume abitativo completamente diverso da quanto previsto dal progetto originale depositato proprio presso l’ente di piazza Municipio. Per queste ragioni, il giudice ha ritenuto opportuno comminargli una condanna in primo grado. L’immobile in questione fa parte degli oltre ottanta vagliati dalla Guardia Forestale di Marigliano, su mandato della Procura della Repubblica di Nola. La Guardia Forestale, infatti, ha dato vita ad una vasta operazione (conclusasi nel febbraio del 2007) durante la quale sono stati sequestrati sessantuno immobili, tutti costruiti in difformità dai permessi. La casistica più ricorrente (e che riguarda anche l’immobile sul quale è stata pronunciata la sentenza) è molto semplice: i proprietari hanno richiesto permessi per costruire dei sottotetti, non abitabili ed esentasse, salvo poi erigere delle mansarde, vale a dire dei volumi abitabili che necessitano di permessi specifici. Numerosi, inoltre, sono i casi nei quali si richiede un permesso per costruire una casa agricola (ossia un immobile abitabile solo in parte) per poi realizzare immobili che sono abitazioni a tutti gli effetti (e spesso vere e proprie ville). Le case agricole ed i sottotetti, infatti, sono le uniche tipologie di volume che possono sfuggire alle rigide maglie dei piani urbanistici: nello specifico di Marigliano, lo strumento vigente è il piano regolatore generale del 1990, variante (elaborata dall’architetto Miano) al precedente strumento urbanistico redatto nel 1988. Si attende, ora, che siano portate a conclusione anche le altre vicende processuali riguardanti gli immobili sequestrati per abuso edilizio: alcuni di questi immobili al momento del sequestro attuato dai militari della guardia forestale erano abitati, una volta accertate le difformità i proprietari sono stati sfrattati.

Mariangela Barretta

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