Sono numerosi i candidati eccellenti che in Campania non sono riusciti ad essere eletti in consiglio regionale. Ci sono, ad esempio, i figli di due esponenti di spicco della vecchia Dc napoletana. Angelo Gava, rampollo dell’ex ministro degli Interni Antonio, ha ottenuto 7mila voti nelle liste del Pdl, ma non sono stati sufficienti per fargli varcare l’ingresso di palazzo Santa Lucia. Stesso discorso per Giovanni Mensorio, figlio di Carmine, senatore morto suicida nel 1996 a 58 anni, che resta fuori dall’Assemblea regionale: si era presentato con la lista Alleanza di Centro-Dc. Nel centrodestra resta fuori anche l’ex senatore, già questore di Napoli, Franco Malvano, i consiglieri uscenti Luciano Passariello, Salvatore Gagliano e Giuseppe Sagliocco, l’ex sindaco di Sorrento Marco Fiorentino.
Nel centrosinistra non ce la fanno Michele Caiazzo, ex sindaco di Pomigliano D’Arco e consigliere provinciale di Napoli (fedelissimo del governatore uscente Antonio Bassolino), l’ex sindaco di Ercolano Nino Daniele, l’ex consigliere ed ex parlamentare Rosa Suppa, un fedelissimo di Vincenzo De Luca e consigliere uscente Ugo Carpinelli, l’ex sottosegretario craxiano ed ex consigliere Felice Iossa, l’ex parlamentare Lorenzo Diana. Non è stato eletto neppure l’ex presidente alla Provincia di Napoli, Dino Di Palma, che si era candidato nelle fila di di Sinistra Ecologia e Libertà. Per l’Udc invece Carmine Mocerino, seppur primo non eletto.
Insomma un quadro che apre cosi un nuovo capitolo politico, un riciclo che a conti fatti potrebbe far nascere spontaneamente un interrogativo: si migliorerà o peggiorerà? Voi cosa ne pensate? Pronostici e commenti come sempre ai nostri lettori.
Giovanna Salvati
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