Saviano. Resterà sei mesi nell’ospedale psichiatrico giudiziario di Aversa, l’uomo che il 1 marzo aveva rubato dal cimitero di Saviano la bara della sorella per poi nasconderla nel garage di casa. Questa mattina i carabinieri di Saviano hanno infatti, dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della misura di sicurezza provvisoria emessa il 22 marzo dal tribunale di Nola, ed hanno così arrestato Benedetto Foglia, 40 anni, per il quale era stato deciso il trattamento sanitario obbligatorio, ed è presso il dipartimento di Salute Mentale dell’ospedale di Pollena Trocchia che stamane i militari del maresciallo Domenico Giannini lo hanno raggiunto. La decisione dei giudici condivide, dunque, integralmente il quadro indiziario cui erano giunti i carabinieri della stazione di Saviano e Foglia è stato ritenuto colpevole di violazione di sepolcro, vilipendio di tomba e sottrazione di cadavere. L’uomo, pregiudicato, ma da tempo sofferente di diversi problemi psichici, il 1 marzo aveva aperto la tomba della sorella Filomena, morta ad appena 40 anni nel marzo del 2008. Un dolore che lo aveva straziato fino a portarlo a quel gesto senza nessun senso logico. Foglia era stato ricercato per una giornata e poi rintracciato in serata proprio dagli uomini dell’Arma (coordinati nelle indagini dal comandante della Compagnia di Nola, il capitano Andrea Massari) che avevano ritrovato la bara nel garage della famiglia Foglia, sistemata su alcuni cavalletti di legno. Per lui adesso le cure mediche continueranno nell’ospedale giudiziario.
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