giovedì 19 Settembre 2024
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Somma Vesuviana: Restauro della chiesa, rubati 10 mila euro

Somma Vesuviana. “Siamo amareggiati, questo furto non è stato fatto ai danni solo ai danni dei frati francescani, ma ha colpito l’intera cittadinanza”. Ha la voce dimessa Emanuele Coppola, direttore dei Beni Culturali del complesso di S.Maria del Pozzo, nel commentare il furto subito proprio dal convento domenica scorsa. Il tutto è avvenuto nel pomeriggio durante l’usuale messa officiata dalle 18 alle 19. In quest’ora, nonostante la struttura fosse gremita di persone un malvivente, ma non si esclude che abbia avuto dei complici, ha ripulito le celle nelle quali vivono i monaci. Totale del bottino: un centinaio di biglietti della lotteria (prontamente invalidati) e quasi 10 mila euro. Di questi, una parte consistente era il frutto della vendita proprio dei biglietti della lotteria i cui proventi serviranno a ristrutturare il tetto ridotto, dall’incedere del tempo, in uno stato pietoso. La dinamica dell’atto criminale è abbastanza chiara. Chi ha rubato si è arrampicato dall’impalcatura montata per la ristrutturazione del tetto. Una volta su ha forzato una finestra e si è introdotto dentro. Ad accorgersi dell’azione criminale uno dei padri, subito dopo la fine della messa. E’ stato difatti il francescano a trovare tutte le celle sottosopra e neanche un centesimo in esse custodito. Questi ultimi infatti erano in attesa di essere divisi e depositati in banca nella mattinata di lunedì. I 3800 euro della lotteria sul conto preposto, mentre invece la restante parte serviva ai padri francescani per ovviare ai loro bisogni quotidiani. Tra le altre cose 5000 euro erano i proventi del “Natale al Chiostro”, mentre il resto era il frutto delle offerte dei fedeli e delle benedizioni delle case, in virtù delle feste pasquali, effettuate dagli stessi frati. “Il convento non è nuovo a questi episodi visto che un paio di anni fa ce ne furono di analoghi. Il frate responsabile del denaro è stato colto da malore” ha dichiarato lo stesso Coppola. “Speriamo solo- ha concluso il responsabile dei beni culturali del complesso- che l’atto non pregiudichi la fiducia accordataci dai cittadini in questo delicato percorso di restauro”. I padri per l’episodio hanno incassato la solidarietà di tutte le istituzione politiche del territorio. Carmine Mocerino, consigliere regionale dell’Udc personalmente spesosi affinché la regione stanziasse 50mila euro per il restauro ha fatto sapere di “Essere deluso ed abbattuto per questo episodio, ma di non aver perso le speranze di rivedere la struttura monumentale ritornare agli antichi fasti”. Di “solidarietà dell’amministrazione Allocca nei confronti dei padri francescani e della comunità che la frequenta” ha invece parlato il vicesindaco della cittadina sommese Francesco Giordano.

Gaetano Di Matteo

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