Sant’Anastasia. Siccome noi de La Provincia on line crediamo nel dialogo e nel confronto e riteniamo che per informare i cittadini riguardo i candidati in lizza per le amministrative ci siano modi diversi da quelli “convenzionali”, con piacere riceviamo la lettera di un nostro lettore, pronti sin d’ora a pubblicare altre se ne arriveranno.
Carissimi amici concittadini,
sento l’esigenza, pur non essendo un candidato al consiglio comunale, di rivolgere a voi il mio pensiero sulla nostra Sant’Anastasia. Questa fiorente terra martoriata dalla mediocrità di personaggi che nel tempo, e alla prova dei fatti, hanno dimostrato un misero valore umano, intellettuale e amministrativo. Sento l’esigenza di difenderla, mediante l’azione sul territorio.
Mi presento: sono un cittadino anastasiano di vent’anni e sono attivamente impegnato nella “cosa pubblica”. Membro della “Giovane Italia” cittadina, sin da bambino mi sono interessato dei moti rivoluzionari che questa magnifica missione (politica ndr) portava e porta in grembo. Oggi, fedele al mio indirizzo morale, etico e politico, mi riconosco nel progetto del partito del Popolo della Libertà. Nella lungimirante intuizione del Presidente Silvio Berlusconi. Sono e sarò un uomo di destra. Fiero della mia cultura, orgoglioso dei mei ideali.
In questa nuova avventura elettorale ho scelto, con pienezza d’intenti, di sostenere il candidato sindaco Carmine Esposito. A lui, e non poteva essere altrimenti, va il mio primo pensiero: la mia scelta, dettata anche dalla convocazione effettuata dalla Federazione del Pdl provinciale, va oltre la visione politica. Perchè in Carmine Esposito ho trovato la persona giusta per rilanciare il nostro paese. Una persona che, prim’ancora del candidato sindaco, è un amico. In lui ho trovato, e scoperto, enormi qualità umane. Virtù che accompagneranno un’azione politico-amministrativa chiara ed efficace. Un’azione concreta per il rilancio sociale, economico, strutturale e culturale del nostro paese. Al di là della casacca partitica, Carmine è l’uomo con gli attributi che questo paese da sempre reclama. Il timoniere d’un gruppo eccezionale che può, finalmente, condurci in porti tranquilli. Sarò al suo fianco, per il bene del paese.
Tuttavia, l’esigenza di rivolgermi ai miei cari amici concittadini è forte. Parte dall’anima, dalla onestà intellettuale umiliata, da pessimi politici, in questi ultimi tre lustri. Ho dovuto subire, come tutti quanti voi, l’appannamento del mio paese. La disaffezione d’un popolo che s’è smarrito nei menadri della tristezza, buttando via le qualità e la storia che da sempre ci contraddistinguono. Siamo stati violentati nella nostra cultura, truffati e derubati delle nostre cose più care. Siamo un paese privo d’ogni sua passata bellezza, spoglio e senz’anima. Siamo falliti come popolo, e questo non è più tollerabile.
E’ arrivato il momento, ne sento il suo moto dentro l’anima, d’essere protagonisti d’una rivoluzione culturale tanto attesa. D’essere gli artefici d’un rilancio sociale che tarda ad arrivare ma che non possiamo esimerci dal volerlo cercare. Dobbiamo essere noi, cittadini che amano la propria terra, il motore propulsivo d’una comunità che stenta a crederci. D’un popolo ormai spento, d’un paese moribondo in tutte le sue opere.
Ora o mai più. L’ultima possibilità c’è stata data, non buttiamola via. Nei seggi, tra poco più di due settimane, quella matita è l’arma del cambiamento. Lo strumento vitale per un paese moribondo. Smettiamola di votare per simpatie o clientele. Per familiarsi o roba del genere. Avviamo insieme, con l’individuazione d’uomini seri e concreti, il rilancio di questo paese. Io ho già scelto, ora tocca a te……
Con profonda stima,
Ciro Pavone.
La redazione
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