venerdì 20 Settembre 2024
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Somma Vesuviana: Sventato un blitz nel “Forum dei Giovani”

Somma Vesuviana. Doveva essere il delitto perfetto, ma in realtà, chi aveva pensato di allungare le proprie mani anche sul Forum dei giovani della cittadina sommese ci ha fatto una figura alquanto penosa. Roba da dilettanti allo sbaraglio. La cronaca dell’intera vicenda dimostra quanto a Somma Vesuviana ci si prodighi per allevare pecore da diporto e non i cittadini del futuro. Il Forum dei giovani è una sorta di parlamentino cittadino riservato sia ai giovani tra i 16 ed i 29 anni e sia alle associazioni che operano sul territorio ai piedi del monte Somma . Non ha funzioni esecutive, ma lavora parallelamente alle amministrazioni in carica. E’uno strumento utilissimo che, con ogni probabilità,può essere un buon volano per allenare le giovani leve all’amministrazione della res-pubblica. Insomma un qualcosa che al territorio sommese è davvero utile. E’ apartitico anche se all’interno possono esservi le idee politiche più disparate (ognuno che partecipa ai lavori può portare nelle discussioni il proprio bagaglio politico). La serata di ieri è cominciata con i saluti del sindaco Allocca e con l’introduzione dell’iniziativa (unica nel suo genere a Somma Vesuviana) dell’assessore alle politiche giovanili Raffaele D’Avino. Ma è cominciata soprattutto con l’arrivo di diversi ragazzi invitati lì per votare. Si, avete letto bene. C’erano persone presenti alla costituente del Forum dei giovani ai quali qualcuno aveva dato indicazioni di voto. Cosa avrebbero dovuto votare non si sa, ma ad un certo punto circolavano anche dei nomi su dei fogli di carta. I più gettonati erano quelli di una giovane e di un giovane. Ad un certo punto la buona Giovanna Salvati, in rappresentanza dell’Informagiovani del Comune sommese, legge il regolamento e le modalità di partecipazione al Forum. Modalità e regolamento che, come annunciato dalla stessa giornalista, possono essere discussi dagli stessi presenti. La Salvati inoltre annuncia che “Solo chi è presente alla serata e firma i moduli presentati dall’informagiovani, ha il diritto di votare la prossima settimana”(il blitz).Con una proroga fino a lunedì per raccogliere le firme presso l’informagiovani che si trova nella biblioteca del comune sommese (Ovviamente la biblioteca di sabato e di domenica è chiusa). A questo punto però succede qualcosa. Siccome chi scrive è alquanto zelante fa notare alcuni punti: 1) Come mai una cosa così importante attività per il territorio sommese è stata pubblicizzata poco e male? Voglio dire: passino i manifesti attaccati tre giorni prima (anche se la stessa Salvati ha tenuto a precisare che l’opera di attacchinaggio è iniziata lunedì), ma perché non è stata organizzata una conferenza stampa? E soprattutto: Perché prima dell’uscita dei manifesti in questione molti giovani sapevano che dovevano presentarsi venerdì alle ore 18,30 per votare (“fare un piacere ad un amico” hanno detto alcuni) presso la sala consiliare del comune sommese? Chi sapeva in anticipo orario e data (altro elemento che fa pensare al tentativo del blitz)? Naturalmente queste domande sono rimaste evase. C’è stato però il buon gusto, ma soprattutto il buonsenso della Salvati di accettare le istanze dei presenti i quali hanno chiesto (ovviamente escluso il furbone il quale, mentre dentro si discuteva, era attaccato al proprio cellulare per chiamare flotte di gionvicelli armati di penne e carte d’identità) una proroga della raccolta delle firme per chi ha diritto al voto nella prossima assemblea. Proroga che scadrà giovedì 4 marzo. Ma non è tutto. Ad un certo punto fuori circola voce che “non si vota”. Così in molti vanno via, ma alcuni restano e firmano in una composta processione. Interrogati taluni, in pochissimi sanno realmente perché sono lì. Sono pecore per chi le ha convocate. Semplici firme su di un modulo. Teste di legno da usare per rigonfiare ancora di più il proprio orticello del potere. Perché un seggio nel Forum fa gola per piazzare amici, “politicanti” in erba, portaborse e quant’altro di peggio possa offrire il clientelismo politico cittadino. Il tutto sotto gli occhi discreti di qualche ignaro e sorpreso consigliere comunale al quale mi piacerebbe chiedere se questa è la gioventù che hanno immaginato di dover amministrare nel momento in cui sarebbero stati eletti. E mi piacerebbe anche chiedere loro cosa si possa fare per arginare chi crede che i giovani di Somma Vesuviana siano solo dei nomi e delle firme da dover portare al pascolo. Sventato il primo blitz ora ci si aspettano altri colpi bassi. Perché come scrisse Shakespeare: “Finché possiamo dire: Quest’è il peggio, vuol dire che il peggio ancora può venire”. A meno che non ci si mobiliti spezzando il gioco di chi vuol, con protervia e sotterfugi, mettere le mani sul Forum dei giovani

Gaetano Di Matteo

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