Poggiomarino. Quando si scrive della morte di un bambino inevitabilmente il nodo alla gola ti fa mancare il fiato, ti strozza le parole e ti soffoca nell’animo tanto da paralizzare persino le mani su questa tastiera. Ed è anche questa volta, per l’ennesima volta, che ti ritrovi a riportare un bollettino fatto di sangue l’animo diventa arido. E il deserto squarciato da urla di dolore è lo scenario che si respira nella cittadina di Poggiomarino, dove mercoledi pomeriggio ha perso la vita il piccolo Marcello auricchio, di appena sei anni. Marcello era nel cortile della sua abitazione, in località Flocco, correva senza pensieri, con la sua vitalità e solarità di sempre. Avere sei anni e la voglia di conquistare il mondo, perché hai ancora un mondo di cose da scoprire. Ma il destino ha invece programmato per il giovane Marcellino solo la fine. Ed è cosi mercoledi Marcello è morto. Correva nel giardino rincorrendo i gattini, quei gatti che amava e con i quali trascorrevi i pomeriggi: quei gattini però continuavano a sfuggirgli, saltavano e con maestria gli scappavano tra le mani. Fino a quando scavalcando il piccolo muretto di casa lo avevo quasi tra le mani, ma la tragedia lo ha preceduto. Si è arrampicato sul muretto e li un’asse di ferro di circa 50 kg lo ha schiacciato, non ha avuto il tempo di urlare ma sul volto al momento del ritrovamento del corpo una smorfia di sofferenza è rimasta immobile. I genitori appena si sono accorti dell’assenza del piccolo, nonostante l’avessero cercato più volte hanno avvertito i carabinieri. Sul posto subito gli uomini del maresciallo Russo che con una ricerca più accurata lo hanno ritrovato dietro il muretto di casa schiacciato dall’asse e privo di vita. Ed è stato in quel momento che la paura ha ceduto il passo alla sofferenza al dolore, allo strazio e alle urla dei genitori. Una vita cancellata, in pochi istanti e dove il dolore e la rassegnazione continuano a lacerare i familiari. Papà Pasquale già viveva nello sconforto ed aveva da poco superato il suo stato di invalidità, che ha causa di un incidente lo obbliga da vent’anni a stare su una sedia a rotelle. A rimanere sconvolto il fratello, di qualche anno più grande di Marcello, Salvatore. Chi ha voluto porgere le condoglianze alla famiglia e si è recato nella casa di Marcellino, tanto è lo sgomento che regna: i genitori in delirio dato lo shock hanno urlato e chiamato invano il nome del piccolo per diverse ore. La Isef Soccer Academy, il settore giovanile del Gruppo Sportivo Isef, dove il piccolo Marcello Auricchio, classe 2003, giocava, appartenente alla Categoria Primi Calci ha subito rinviato la gara, prevista per ieri pomeriggio alle 16 presso il Pequeno Estadio Isef di Poggiomarino, tra la squadra dove giocava il piccolo Marcello e la C.S.I. Angri. Inoltre, sono state sospese tutte le attività sportive dell’Isef Soccer Academy, che riprenderanno direttamente lunedì 15 Febbraio 2010. “Siamo vicini alla famiglia del bambino prematuramente scomparso” , queste le parole del direttore Cruz. E ora l’ultimo saluto al piccolo angelo previsto nel pomeriggio di oggi alle 14,00 presso la chiesa del Santissimo Rosario al Flocco dove parenti ed amici saluteranno il piccolo che sognava di diventare calciatore. La messa sarà celebrata da monsignor Pietro Grimaldi che ieri ha fatto visita più volte alla famiglia come lo stesso primo cittadino Vincenzo Vastola “ in questi casi rimanere vicini alla famiglia, abbracciando il dolore dei familiare, in completo silenzio è l’unica cosa da fare”.
Giovanna Salvati
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