giovedì 19 Settembre 2024
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San Giuseppe Vesuviano. Codici contro Fiorello

“Caro Fiorello, nei tuoi spot parla con chi vuoi ma lascia in pace i bambini”. Questo, in sintesi, il senso dell’inibitoria che Codici Campania – Centro per i diritti del Cittadino – ha inviato a Wind Infostrada per chiedere il ritiro della pubblicità in cui Fiorello si rivolge direttamente ai bambini, spiegando loro il vantaggio del prodotto ed esortandone l’acquisto.

Così facendo, infatti, il popolare showman viola l’articolo 31 del Codice del Consumo e l’articolo 4.2 del Codice di Autoregolamentazione Media e Minori. In entrambi gli articoli, infatti, viene espressamente vietato che con i messaggi pubblicitari si esortino minori ad acquistare prodotti o servizi.

“Fiorello nello spot parla proprio ai bambini e questo non si può e non si deve fare” – spiega, Giuseppe Ambrosio, responsabile nazionale del settore Telecomunicazioni e Telefonia di Codici – “Immaginiamo che ciò faccia parte di una precisa strategia di comunicazioni, ma riteniamo che sia stato commesso un grave errore, seppure in buona fede, che non fa certo bene né all’immagine del personaggio pubblico, così amato dagli italiani, né a quella della società di telefonia”, continua Ambrosio.

Il comunicato stampa della compagnia telefonica che annunciava gli spot, partiti dal mese scorso, spiegava che lo showman ha inaugurato “un nuovo format e una nuova strategia di pianificazione media che vede vari soggetti ruotare in tv tutti contemporaneamente, ma ognuno con una creatività pensata per il pubblico a seconda della fascia oraria”. Quindi, lo spot viene trasmesso proprio nelle fasce orarie “particolarmente protette” e nelle fasce di programmazione in cui il pubblico giovane si trova innanzi alla TV.

“Consideriamo molto grave la scarsa sensibilità e il mancato rispetto delle regole da parte dei pubblicitari che hanno ideato gli spot” – commenta Cristina Bianco, legale dell’associazione esperta di diritto minorile – “Quando si tratta di minori si dovrebbe essere molto attenti e rigorosi. Invece pur di ottenere risultati in termini mediatici troppo spesso si preferisce essere superficiali”

Codici Campania, oltre che alla Wind Infostrada per chiedere l’immediato blocco dello spot pubblicitario e la pubblicazione sui giornali dell’avvenuto ritiro, ha scritto anche all’Autorità Garante delle Comunicazioni e al dipartimento Comunicazioni del Ministero dello Sviluppo economico, chiedendo interventi immediati.

Giovanna Salvati

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