Mette mano ai regolamenti il Commissario Straordinario, dott. Gioacchino Ferrer e li migliora, li adegua alle norme o li adotta ex novo. E non sfugge il regolamentare come e a chi concedere l’uso dello stadio comunale “Agostino De Cicco”. Una recente delibera ha, infatti, approvato l’apposito strumento amministrativo per stabilire, come politica di indirizzo nel Settore dello Sport, le modalità ed i criteri d’intervento dell’Amministrazione Comunale sulle attività sportive, al fine di razionalizzare e economicizzare l’uso del campo di calcio comunale.
“La necessità di avere un regolamento – afferma il Commissario Ferrer – nasce anche dalle continue richieste di associazioni sportive presenti sul territorio, dal cercare di migliorare il sistema sportivo comunale e dal favorire la programmazione di iniziative a carattere locale, regionale e nazionale”.
Gli impianti sportivi comunali, pertanto, potranno essere dati in gestione mediante avviso pubblico, sulla base di convenzioni che ne stabiliscano i criteri d’uso.
Con la convenzione l’Ente può concedere lo stadio, massimo per dieci anni, a società, associazioni, organizzazioni regolarmente costituite, operanti nel campo dello sport nell’ambito del territorio comunale ed affiliate a federazioni e enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI.
Prioritariamente saranno prese in considerazione le esigenze delle Federazioni sportive, delle Società affiliate e del servizio pubblico a domanda individuale nel settore delle diverse discipline sportive riconosciute dal CONI. Ovviamente si terrà conto delle attività sportive che hanno più radicata la loro presenza sul territorio e svolgono un’azione capillare di diffusione dello sport nella collettività.
L’attribuzione dell’impianto, oltre alla territorialità, avverrà valutando questi criteri:
a) richieste provenienti da enti e sodalizi affiliati alla federazione e Enti di Promozione Sportiva e ufficialmente riconosciuti dal CONI. Se più richieste sono avanzate dagli enti e sodalizi citati, si tiene in considerazione l’anzianità di affiliazione, l’attività federale a livello giovanile, il numero dei tesserati, il minor onere a carico delle famiglie, l’adozione da parte dei concessionari di uno sconto fino al 50%, rispetto alle tariffe applicate alla generalità dei fruitori da riservare alle categorie svantaggiate di cui all’art. 54, comma 1 del D.Lgs. n. 276/2003 e altre normative che regolano la materia, lo svolgimento di un’azione capillare di diffusione dello sport nella collettività nonché del fatto che l’attività sportiva esercitata sia espressione dell’intera collettività cittadina, ovvero della frazione o del quartiere;
b) aggregazione da parte di più soggetti per l’uso del medesimo impianto, ottimizzando l’uso dello stesso;
c) anzianità di costituzione della società o gruppo sportivo;
d) svolgimento di attività agonistiche di interesse nazionale e relativa iscrizione di categoria;
e) attività giovanili di avviamento allo sport, di formazione, centri per la terza età e per portatori di handicap;
f) accertamento che il richiedente non svolga attività di lucro, salvo che il richiedente non svolga campionati professionistici;
g) indicazione del direttore dell’impianto con relativa documentazione comprovante l’esperienza maturata nel settore sportivo;
h) è obbligatorio per le Società richiedenti presentare un piano di utilizzo gratuito dell’impianto (incluso il personale addetto) per uso scolastico, e/o sociale, e/o riabilitativo;
i) canone offerto dal concessionario.
Il concessionario, ovviamente, dovrà utilizzare l’impianto e le attrezzature con ogni cura e senso di responsabilità e non potrà usare gli impianti uscendo dalle regole della convenzione. Su questo vigilerà il Comune, che potrà sempre effettuare verifiche sull’impianto, sulla sua gestione e manutenzione, attraverso l’ufficio sport.
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