Pomigliano d’Arco– “Sinistra Ecologia e Libertà, Rifondazione Comunista e Italia dei valori per creare una nuova ricostruzione del centro- sinistra a Pomigliano riconoscendo al Partito Democratico il suo ruolo essenziale”. E’ così che Liberato De Falco, esponente dell’Idv, definisce la rotta strategica per le amministrative di marzo. Una manovra con tanto di manifesti e che “è coesa al riconoscimento del Pd e dell’ essenzialità del suo ruolo” continua De Falco. Non è escluso quindi un dialogo con “il partito di centro sinistra più grande attualmente” ,così come definisce il partito democratico, “ e noi ne riconosceremo solo chi lo esprime dal punto di vista formale, con il simbolo” spiega De Falco. E mentre afferma che “sarebbe da ciechi non guardare al PD e non ammettere quanto detto”, dà un’anticipazione del prossimo incontro tra Idv e partito di maggioranza di lunedì 25. “Ci incontreremo in delegazione e inizieremo a valutare l’identità di vedute” ,sostiene chiaramente, “oltre al fatto che dovranno darci prova nei metodi, nei programmi e negli uomini che vogliono schierare”. L’Italia dei valori si dice tendente a seguire “solo programmi possibili, per assicurare una perfetta dialettica con i cittadini e per far sì che questi ultimi diventino i veri protagonisti della politica”.Una coalizione in cui rientra anche il movimento civico “Citta, bene comune” , che già da tempo aveva parlato di questa unione della sinistra, e che il rappresentante dell’Idv definisce come “una vera lista civica, con veri candidati e persone vere, rispetto alle tante a scatola chiusa o comunemente definite “civetta””.Una campagna elettorale che a destra e a sinistra vede molti possibili nomi di candidati a sindaco ed in tono ironico e provocatorio De Falco aggiunge: “Almeno dieci potrebbero essere i nomi”. Ricorda che “l’obiettivo fondamentale è quello di battere la destra” nella cittadella, fortezza di radici rosse. Il punto però risulta essere ancora controverso soprattutto sulla posizione dell’ Udc. “Bisogna capire l’Udc da che parte sta, perché non è esclusa la possibilità di una accordo di questa con l’ala berlusconiana della politica” afferma. Solidarietà per gli operai della Fiat e la situazione attuale dell’industria territoriale. “Anche se bisogna ammettere che nulla è stato svolto per garantire i livelli occupazionali, oltre al fatto che ci siamo fatti smantellare il miglior polo che avevamo” continua Il sostenitore di Di Pietro. “Costruiamo una nuova cultura politica e di governo della città” si legge dal manifesto, una città in cui si esamina “un bilancio disastroso e fallimentare” , la prima coalizione che inizia a delineare i suoi profili politici si dice “disponibile a tracciare un progetto che segni una netta discontinuità”. Come sempre i risvolti rispetto agli intenti sono tutti da verificare.
Isabella Esposito
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