Pomigliano d’Arco– Un Capodanno diverso dagli altri quello che hanno trascorso gli operai della Fiat licenziati proprio il 31 dicembre. Le 38 “incrollabili” tute blu hanno trascorso anche l’ultimo giorno dell’anno presso l’aula consiliare assieme alle proprie famiglie, per continuare a rivendicare la situazione di disagio vissuta, dopo la scadenza del contratto del 31 dicembre scorso. Un contratto che non ha trovato un rinnovo. Riuniti, nel giorno dell’incertezza, hanno condiviso anche questo momento, in cui non è mancata la tradizione napoletana a farne da maestra con le leccornie festive. ‘’I cittadini di Pomigliano d’Arco si sono dimostrati solidali – ha affermato Franco D’Isanto (Rsu – Uilm)- e conoscendo le difficoltà di questi lavoratori, stanno continuando a portare qualcosa. E come un piccolo presepe ciascuno ha offerto il proprio dono per un concreto spirito di condivisione natalizia, come i panettoni e le bottiglie di spumante per celebrare il nuovo anno “ che si spera sia migliore di quello passato” ha sostenuto D’Isanto. L’assenza Fiat al vertice in Prefettura si fa sentire e lascia rammaricati tutti. ‘L’azienda” , ha continuato, “ha mostrato completo disinteresse per questi lavoratori che in quattro anni hanno svolto anche i lavori più umili per il bene dello stabilimento e nella speranza di un futuro occupazionale definitivo’”. Intanto ieri è stato fermato un dipendente Avio dai carabinieri nel corso di regolari controlli e denunciato a piede libero, i militari della locale stazione (agli ordini del maresciallo Massimo Sante Longo) hanno rinvenuto nella sua automobile una fresa di proprietà dell’azienda. Un gesto certamente da condannare, ma che fa riflettere sulla crisi che ha attanagliato le fabbriche campane. Una crisi che ha pesantemente cambiato la vita degli operai costretti, alle volte, a gesti estremi.
Isabella Esposito
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