Palma Campania. Parto miracolo in casa grazie ai carabinieri. Le doglie l’ hanno colta di sorpresa mentre si trovava nella sua abitazione da sola in via Isernia, attimi di paura ma un miracolo in divisa, fortunatamente ha bussato alla sua porta regalando il lieto fine. La mamma protagonista della vicenda è una giovane straniera di 23 anni, la donna era al suo settimo mese di gravidanza e aveva iniziato ad avvertire alcuni dolori. Piccole fitte che aveva sottovalutato, e cosi incredula di quello che da li a quel momento sarebbe accaduto ha continuato a fare alcuni lavori domestici. Ma i dolori sono aumentati e la giovane ha avuto solo la forza di urlare e destare cosi l’attenzione di qualche vicino che ha pensato di chiamare subito i carabinieri. In pochi minuti sul posto sono arrivati i militari della stazione di Carbonara di Nola in servizio di pattuglia in quel momento. La situazione era critica e la donna urlava tanto che i carabinieri hanno subito provveduto prima ad avvertire il soccorso medico e di seguito far mettere la donna sul letto. E’ in quel momento che il maresciallo Massimo Grimaldi e il Brigadiere Agostino Amarante hanno capito la criticità della situazione. La donna aveva perso parte del liquido amniotico e stava in pieno parto, un dato evidente dettato dal fatto che quando la donna ha divaricato le gambe la testa del nascituro era quasi fuori. E cosi che i due carabinieri si sono improvvisati ostetrici ed hanno aiutato la donna a partorire. Minuti di panico per la donna ma non per i due carabinieri che hanno saputo tranquillizzare la giovane mamma e aiutarla nella nascita di un bel bambino. All’arrivo dei medici già tutto era fatto: il piccolo era venuto alla luce forte e con tanto di pianto in sottofondo a conferma del suo stato di salute ottimale, ma è stato comunque trasportato in ospedale per passare un po’ di tempo in un incubatrice data la sua prematura nascita. L’ ultimo ad essere avvertito e’ stato il medico, che ha ordinato il ricovero in ospedale dove adesso madre e figlio sono curati ed assistiti. E chissà se un giorno, quando sarà grande, il piccolo ringrazierà quegli uomini in divisa che l’ hanno fatta nascere e diventerà un carabiniere.
Giovanna Salvati
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