San Giuseppe Vesuviano. Clima teso in città dopo lo scioglimento del consiglio comunale capeggiato dal primo cittadino Antonio Agostino Ambrosio. Dopo l’insediamento infatti della commissione straordinaria e dei tre garanti che dovranno rappresentare la massima trasparenza e legalità, cosa fino ad ora non garantita e per questo smantellata dal consiglio dei ministri , ora in città sia aspetta la relazione ufficiale riportante le reali motivazioni dell’immediato scioglimento. Un dossier di circa 300 pagine che in meno di 24 ore ha fatto crollare il regno di Tonino o biondo, come è soprannominato nella cittadina l’ormai ex sindaco Antonio Agostino Ambrosio. Un regno che però la dice lunga sulla cattiva gestione che in questi anni ha visto susseguirsi nella casa municipale numerose anomalie. Un castello come quelli fatti di carte che basta un attimo per buttarli giù, e cosi ora dopo il crollo tempestivo ed immediato del primo piano di questa carte ora tocca all’altra parte delle carte, quel piano fatto di dipendenti comunali, incarichi e persone che assieme all’ex primo cittadino sembrerebbero essere coinvolte. Una serie infatti di casi sembrerebbero emergere da alcune pagine di quel dossier, dei casi per cosi dire “particolari” che evidenziati da un pennarello indelebile marcano alcune situazioni “ poco chiare”. Stiamo parlando di alcuni incarichi dati, alcune promozioni. Tra queste campeggiano le licenze edilizie concesse senza alcuna remora ed esitazione, licenze nel settore edilizio come quello edile scolastico e per cui non sembrerebbe coinvolto in prima persona solo l’ex sindaco Ambrosio ma al contrario con lui anche alcuni altri amministrazioni. E cosi alcuni degli adepti toniani iniziano a tremare. Sembrerebbe infatti che determinati atteggiamenti gestionali e alcune amicizie con esponenti del criminalità organizzata locale non sarebbero frutto solo di Ambrosio bensi di altri personaggi della vita pubblica tra questi due assessori e tre consiglieri. A questa lunga lista si aggiungerebbero alcuni dipendenti comunali. Insomma un dossier che ogni giorno fa emergere un dato nuovo e sempre più eclatante. Una black list che ogni giorno diventa sempre più nera e buia per l’amministrazione Ambrosio che nel frattempo cerca di rassicurare i suoi cittadini. Una rassicurazione che arriva con l’affissione pubblica di un manifesto a firma della stessa “amministrazione comunale” che sottolinea che “l’atto di scioglimento è viziato nella sostanza e nella forma, al fine di tutelare l’onore degli amministratori e di chi li ha votati, a stragrande maggioranza nel Maggio 2007, al fine di dimostrare che l’amministrazione comunale ha agito sempre nella massima legalità e trasparenza”. Nel frattempo secondo indiscrezioni nel tardo pomeriggio di ieri un ex amministratore che era in compagni di alcuni amici sarebbe stato insultato da alcuni ragazzi mentre era in pubblica piazza, un episodio che testimonia il clima di ostilità e tensione che la cittadina in questi giorni sta vivendo.
Giovanna Salvati
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