Pollena Trocchia. Dal 7 dicembre prossimo parte la rivalutazione dell’ospedale “Apicella”. Dopo il trasferimento dei tre reparti di ostetricia, pediatria e ginecologia presso l’ospedale di Nola e il mancato ripristino di ulteriori reparti presso la struttura pollenese, già si temeva il rischio chiusura. La Conferenza dei servizi indetta da Cittadinanza Attiva e da tutte le forze politiche sembrava non aver dato delle speranze concrete, sia per la mancata partecipazione delle forze politiche regionali sia per i commissari, i quali a patti presi, posticipavano un incontro fra diverse personalità al fine di chiarire la questione. La riunione tanto attesa è arrivata e ha portato aria di rinnovamento. All’assise hanno partecipato: ll dott. De Stefano (coordinatore degli ospedali NAPOL 3 SUD);per il comune di Pollena Trocchia il sindaco Francesco Pinto; l’assessore alla Sanità del comune pollenese Pasquale Busiello; il consigliere di maggioranza Antonio Di Fiore; per Cittadinanzattiva Vincenzo Sannino ed infine rappresentanti del PD E di Rifondazione Comunista. Ebbene dal tavolo di lavoro è emersa la conferma dei precedenti accordi presi. Il 7 dicembre dunque saranno terminati i lavori dei reparti restanti vuoti, l’11 invece, si comincerà a trasferire la chirurgia all’Apicella per rivalutare quest’ultima all’interno della struttura. Nel frattempo si cercherà di sbloccare i 4,7 milioni di euro, inizialmente disposti come fondo per la messa in sicurezza della struttura. L’amministrazione comunale e l’ASL si recheranno presso la Regione per capire come ed in quanto tempo è possibile compiere un obiettivo di tale portata. I due passaggi essenziali nei quali il sindaco Pinto aveva riassunto la conferenza dei servizi, ovvero di occupare gli spazi vuoti lasciati dai reparti e sbloccare i fondi, sembrano, almeno nella prima parte, realizzabili. I partiti assieme alla gente sarebbero scesi in piazza, come avevano detto, per difendere questa causa. Contenti del risultato, ora si prospettano tempi brevi per la prima parte dell’iniziativa, e si attende solo l’inizio dei lavori per guardare qualcosa di realmente tangibile da parte dei cittadini che usufruiscono dei servizi della struttura ospedaliera.
Isabella Esposito
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