Somma Vesuviana. Anche a Somma Vesuviana la tassa sui rifiuti potrebbe subire modifiche vantaggiose per i cittadini. Ieri, infatti, presso la sala giunta del Comune si è riunito un gruppo di lavoro formato da tecnici e politici con lo scopo di esaminare l’eventuale trasformazione della tassa rifiuti in tariffa integrata ambientale (Tia) in vista dell’approvazione del bilancio di previsione 2010. Alla fine dell’incontro, al quale hanno preso parte il sindaco, Raffaele Allocca, l’assessore alle Finanze Ciro Cimmino, il presidente Commissione Bilancio Vittorio De Filippo, il presidente Commissione Ambiente Pietro Corcione, il direttore generale Giuseppe Terracciano, il segretario generale Maria Luisa Dovetto, i dirigenti Filomena Iovine, Vincenzo Calvanese e Pasqualina D’Alessandro, si è stabilito di dare mandato all’ufficio Tecnico e a quello Ragioneria “di predisporre il piano economico finanziario al fine di approfondire, con cognizione di causa”, si legge in una nota del Comune, “i principi e criteri fondamentali da traslare nell’apposto regolamento comunale da approvare in consiglio comunale. In caso di approvazione della nuova disciplina la tariffa rifiuti sarà principalmente applicata in base ai consumi effettuati”. La Tia è stata istituita con decreto 22 del 5/2/ 97 (conosciuto come decreto Ronchi) e prevedeva l’abrogazione della Tarsu fino dal 2000. Diversi Comuni, tra questi quello di Somma, hanno utilizzato delle proroghe continuando ad applicare la tassa. La Tariffa, invece, è determinata dal nucleo familiare: numero dei componenti e la presunta quantità di rifiuti prodotti e dalla superficie occupata. Inoltre prevede anche la possibilità di concedere agevolazioni per le utenze domestiche, senza indicare quali debbano essere e lasciando al regolamento comunale dei singoli enti la possibilità di decidere. In alcune città il passaggio dalla Tarsu alla Tia ha comportato la riduzione sino al 33% della tassa per abitazioni dove viva una sola persona. Lo stesso è accaduto per le abitazioni che durante l’anno vengono abitate in maniera discontinua, per i locali ad uso non abitativo ed aree scoperte per periodi stagionali, ancora per i residenti per più di sei mesi all’estero e per la parte di costruzioni rurali, adibite ad abitazione. Soluzioni che sarebbero accolte con favore a Somma Vesuviana, dove molti pagano la tassa, ma dove di recente è stato applicato anche un condono per scoprire gli evasori storici della tassa sui rifiuti.
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