venerdì 20 Settembre 2024
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Arriva alla Fiat la cassa integrazione straordinaria, la rabbia degli operai

Pomigliano d’Arco. Cassa integrazione straordinaria: uno spettro che gli operai della Fiat per un anno hanno tentato di allontanare e che anche il premier Silvio Berlusconi aveva promesso non si sarebbe mai materializzato. Ieri invece la notizia è stata ufficializzata con una lettere inviata dall’azienda alle organizzazioni sindacali ed alla giunta regionale della Campania, nella quale ha comunicato l’avvio della procedura di cassa integrazione straordinaria per i 5.128 addetti dello stabilimento di Pomigliano d’Arco per “un periodo di 12 mesi decorrente dal 16 novembre 2009 e con termine il 14 novembre 2010”. “Si precisa”, si legge ancora nel documento, “che la ‘cassa’ potrà nel corso dei 12 mesi, subire modificazioni correlate alle richieste di mercato, con la possibilità di periodi di attività produttiva giornaliera e/o settimanale che prevedono, nel caso, il richiamo al lavoro degli addetti o parte di essi”. In pratica dovrebbe attualizzarsi anche al Vico un accordo simile a quello già siglato alla “CNH” di Imola e alla FMA di Pratola serra, che comporterà nessuna perdita di posti di lavoro, l’anticipo della Cigs da parte della Fiat per la quota spettante all’Inps, una rotazione degli operai che eventualmente saranno chiamati ad effettuare giornate di lavoro e infine ogni operaio sarà informato dei giorni di lavoro, con un telegramma postale ed una settimana di preavviso. Nei prossimi giorni i sindacati Fim, Fiom, Uilm, Fismic e Ugl, si incontreranno con i vertici dell’azienda all’Unione industriale di Napoli per firmare l’accordo per la cassa integrazione straordinaria. Una notizia accolta con rammarico e profonda preoccupazione dalle tute blu dello stabilimento campano, che proprio lunedì mattina avevano manifestato davanti alla Regione Campania per chiedere il ripristino dei corsi di formazione, che integra con 240 euro l’esigua busta paga attuale di cassa integrati e poi che la Cig ordinaria fosse raddoppiata pere evitare ulteriori tagli economici. “Sono due anni che i sindacati confederali attendono un piano industriale”, ha commentato Luigi Aprea, rsu dello Slai Cobas al Vico, “in particolare per lo stabilimento di Pomigliano. Oggi ci ritroviamo con la cassa integrazione straordinaria, mentre i sindacati continuano a manifestare entusiasmo verso il cosiddetto piano Marchionne, che si è rivelato privo di contenuti e pieno di tagli occupazionali. Nel frattempo la Fiat ha costituito i ´reparti confino´, come quello di Nola, ed i sindacati confederali impediscono lo svolgimento delle elezioni delle rsu, bloccate da cinque mesi”. Ancora più duro Gerardo Giannone, segretario Comunisti Sinistra Popolare, sezione Fiat. “Mentre le borse mondiali fanno registrare lauti guadagni per grandi società”, dice, “la vita reale quella fatta di persone ci dice che il costo dell’egoismo finanziario e della scelleratezza dei governi viene completamente pagato dalla classe operaia. Sono profondamente indignato se penso che nell’anno nero dei mercati reali il titolo Fiat ritorna ai suoi massimi storici e che lo fa grazie ai soldi dei contribuenti, cioè, di quegli operai che pagano le tasse e lavorano per avere in cambio uno stipendio da fame. La storia ci darà ragione, e descriverà queste persone sia esse industriali o politici come i dracula del terzo millennio. Che vergogna”. Intanto, lo Slai Cobas, si prepara allo sciopero nazionale, indetto insieme con gli altri sindacati di base per il 23 ottobre a Roma, per manifestare contro “il monopolio sindacale di Cgil, Cisl e Uil”, e “l´azzeramento normativo della libertà sindacale dei lavoratori”.

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Gabriella Bellini
Gabriella Bellini
Gabriella Bellini è nata a Tropea (VV), giornalista professionista dal 2003, ha cominciato a lavorare nel 1994 nella redazione giornalistica di Televideo Somma, ha collaborato con Tele Oggi, Il Giornale di Napoli, Il Mattino, il Corriere del Mezzogiorno (dorso campano del Corriere della Sera), Cronaca Vera, Retenews, è stata redattore del settimanale Metropolis (poi diventato quotidiano) e di Cronache di Napoli. Ha condotto un programma di informazione e approfondimento su Radio Antenna Uno. Nel febbraio 2007 ha creato con altri colleghi il sito web laprovinciaonline.info di cui è il direttore. Dal 2017 è componente della Commissione Pari Opportunità dell'Ordine dei Giornalisti della Campania Nel 2009 ha ottenuto il prestigioso riconoscimento all’Impegno Civile del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, destinato ad un giovane cronista che si “sia distinto nel suo lavoro sul tema della diffusione della Cultura della Legalità” ottenendo così il premio nazionale “Per la Cultura della Legalità e per la Sicurezza dei Cittadini”. Nel 2012 il Premio internazionale Città di Mariglianella “Gallo d’Oro” per i “numerosi reportage sui temi della povertà e dell’emarginazione”. Nel 2013 il premio “Città di Saviano, giornata per la legalità” per “L'impegno profuso a favore della promozione e diffusione dei valori della legalità". Nel 2015 menzione speciale “L’ambasciatore del sorriso” per “L’instancabile attività di reporter, votata a fotografare con sagacia le molteplici sfaccettature della nostra società”. Nel 2016 il Premio “Antonio Seraponte” con la seguente motivazione “Giornalista professionista sempre presente e puntuale nel raccontare i fatti politici e di cronaca. In poco più di un decennio a suon di bravura ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti per essersi distinta su temi importanti come la diffusione della cultura della legalità, della sicurezza dei cittadini e per l’impegno sui temi della povertà e dell’emarginazione”. Nel 2019 il premio Napoli Cultural Classic "Donna straordinaria, esponente della stampa locale che attraverso la sua autentica e graffiante penna racconta il nostro territorio anche fuori dai confini. Sempre attenta alla realtà politico-sociale che analizza con puntualità e chiarezza, riesce a coniugare la divulgazione al grande pubblico con l'obiettività suggerita dalla grande esperienza umana che l'accompagna". Nel 2022 Premio di giornalismo “Francesco Landolfo”

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