Somma Vesuviana. “L’archivio storico cittadino, intitolato allo scomparso Giorgio Cocozza, è con tutta probabilità uno dei migliori dell’intera provincia di Napoli”. A dichiararlo, senza di temere di cadere nell’ autoreferenzialità, è il maestro Alessandro Masulli, responsabile dell’archivio in questione. E a ben vedere ha ragione visto che la Soprintendenza archivistica per la Campania, nel novembre del 2008, gli ha conferito una nota di merito che orgogliosamente campeggia nelle ex stalle del convento domenicano, oggi adibite ad archivio storico. Nota di merito rilasciata per “L’enorme lavoro svolto e per l’adeguatezza riscontrata dei locali nei quali sono conservati i testi”come si legge tra le righe. Locali che però non ospitano solo gli storici, come il gruppo Fensern, i relatori della storica rivista Summana o la Consulta musicale cittadina, ma anche un nutrito numero di giovani laureandi che nelle loro tesi hanno inserito luoghi, vicende e personaggi sommesi. La chicca, ci racconta lo stesso Masulli, “E’ un giovane che sta preparando la sua tesi di laurea su Francesco De Siervo”, ex amatissimo sindaco di Somma Vesuviana. Una sorta di Achille Lauro cittadino. “Io ritengo il bilancio dell’archivio assolutamente positivo visto che, dall’inaugurazione nel maggio del 2006, è stato un continuo crescendo di contatti e visite”. Ma cosa cerca chi si reca in questo angolo in cui la memoria ritrova la sua giusta dimensione e la sua vitalità? “Un po’ di tutto ciò che riguarda le nostre origini. Soprattutto in merito alle ricerche genealogiche, vero e proprio fiore all’occhiello di questa struttura. Tanto che”, ci tiene a precisare lo stesso Maestro, “D’intesa con l’ufficio Stato Civile del Comune di Somma Vesuviana, offriamo un servizio celere nella ricerca di avi per chi vuole conseguire la doppia cittadinanza”. E così Masulli ci svela anche l’ultimo lavoro che a breve sarà presentato al pubblico sommese. “Dopo la digitalizzazione del Fondo Libraio Speciale e dei Manoscritti Liturgici, a breve presenteremo quella del Fondo Stato Civile dal 1809 al 1920”. Un operazione fatta ovviamente in collaborazione con Annarita Auriemma collaboratrice dell’archivista sommese. Un pensiero però Masulli lo rivolge anche a Saverio Tufano il quale, forte della carica dirigenziale che ricopriva al Comune un paio d’anni fa, fece in modo da far accedere il Maestro “Alla Scuola di Archivista, Paleografia e Diplomatica presso l’Archivio di Stato di Napoli” dal quale ne è uscito diplomato. Sul polverone alzato da Emanuele Coppola in questi ultimi mesi, che tramite una serie di iniziative( talune perfino provocatorie) sta cercando di riaprire un dibattito sullo stato non certo roseo dei Beni Culturali sommesi, Masulli si è fatto un idea.”Ben vengano le iniziative di Emanuele Coppola,come quella di istituire una sorta di soprintendenza purché – afferma il Maestro- si rispettino i principi del codice dei beni culturali del 2004 il quale ci offre le giuste direttive per operare nella tutela e nella valorizzazione del patrimonio culturale”. Masulli poi non lesina una frecciatina alle Istituzioni locali. “Diciamo che forse l’assessorato alla Cultura, oltre a disporre di pochi fondi per i progetti, in questo momento sta dormendo sonni tranquilli”. Non solo. “Anche l’ assessorato all’Immagine dovrebbe essere più incisivo. Ad esempio- ci spiega il Maestro- ricreando una collezione di cartoline di Somma Vesuviana visto che l’immagine della nostra cittadina, dalla caduta della Monarchia, si è lentamente ed inesorabilmente perduta”.
Gaetano Di Matteo
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