Sant’Anastasia. Chiarezza, è quello che chiedono i cittadini anastasiani dopo il terremoto politico che ha stravolto Palazzo Siano nelle ultime settimane. Dopo che il sindaco Carmine Pone ha ritirato le dimissioni, senza però spiegarne i motivi, adesso anche i consiglieri dello stesso centrodestra chiedono lumi. “Siamo ancora fermi alla crisi precedente”, spiega Alfonso Gifuni, consigliere comunale del pdl, e portavoce dei colleghi Vittorio Piccolo e Vincenzo Ceriello. “La crisi seguita alla bocciatura del Bilancio si è risolta con l’impegno della collegialità nelle scelte e con il recupero della rappresentanza di tutti nell’esecutivo. Dopo però non abbiamo capito le ragioni delle dimissioni e né tantomeno il motivo per cui le ha ritirate. Se aveva lasciato l’incarico i motivi che abbiamo appreso dai giornali è grave, come sono altrettanto gravi le accuse che sono seguite da parte dell’ex assessore Pasquale Miniero, accuse che travalicano la politica e riguardano altri organi competenti. Adesso non vogliamo più situazioni incomprensibili, gli accordi per governare devono essere fatti alla luce del sole, ora la maggioranza è composta da 11 consiglieri e da questi si deve partire, non si deve perdere nessun pezzo che al momento fa parte del centrodestra. Alchimie diverse da quelle uscite fuori dalle elezioni non ci interessano, se consiglieri del centrosinistra intendono dimettersi dai loro partiti e aderire al nostro progetto politico lo potremo valutare”. Ma soprattutto riguardo al silenzio del sindaco, aggiunge: “E’ importante capire le ragioni politiche di queste dimissioni, oggi urge un’estrema chiarezza. Se adesso vogliamo rinviare tutto a dopo l’estate ci dispiace, perchè la chiarezza sarebbe necessaria oggi, ma quello che ci importa è che si parta dalla coalizione di centrodestra per risolvere i problemi della nostra città”. Chiarezza è anche quella che chiede l’Udeur. “Ora più che mai restiamo nel centrosinistra”, afferma il presidente cittadino, Giacomo Gammella, “A Sant’Anastasia continua ad esistere un modello di centrodestra legato al solo leader, a noi interessa un governo locale in grado di rispondere ai problemi dei suoi cittadini. Adesso, dopo la crisi rientrata occorre una spiegazione, deve chiarire le ragioni che lo hanno spinto a ritirare le dimissioni e su quali basi è stato trovato un accordo. Il sindaco non può continuare ad agire in questo modo, è responsabile morale del fatto che la città continua a restare ferma, i progetti non decollano e la colpa è soltanto la sua e della sua politica fallimentare”. Per Gammella ci sono quartieri della città che ora più che mai meritano attenzione. “Madonna dell’Arco e via Starza sono ancora senza servizi basilari”, sostiene l’esponente dell’Udeur, “nel quartiere periferico sarebbe necessario creare strutture per lo svago, mentre nell’area del santuario mariano ormai manca tutto e soprattutto una progettazione armonica”.
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