Roccarainola. Troppi gatti morti per avvelenamento, una situazione gravissima non soltanto per quello che comporta ai poveri animali, ma anche se si considera il rischio che corrono le persone. Ciò che ha avvelenato i gatti, infatti, potrebbe causare seri danni anche all’uomo. Ragioni che hanno spinto l ’associazione Meridies a scrivere preoccupata al sindaco di Roccarainola, Raffaele De Simone. “Non sappiamo le cause di tali decessi”, ha sottolineato Angelo Amato de Serpis, Presidente di Meridies, “ma sono state troppe le segnalazioni e troppo ravvicinate nel tempo. Nella nostra sollecitazione invitiamo il sindaco ad attivare le varie verifiche del caso e stabilire le cause effettive di tali decessi, in particolare se sono dovuti ad un avvelenatore privato che commette così anche un odioso reato penale, oppure possono essere correlati alla recente campagna di derattizzazione effettuata. Se muore un gatto per avvelenamento tale rischio può essere corso anche da un bambino. Speriamo in un intervento immediato, anche per evitare che tali episodi possano ripetersi”. I decessi sospetti dei mici che vivono in strada sono cominciati il 30 luglio e in pochi giorni le segnalazioni giunte all’associazione culturale sono state numerose, ecco perché “Il settore ambientale di Meridies”, si legge nella lettera inviata a De Simone, “essendo molto attento a questi episodi che periodicamente purtroppo si registrano nell’area nolana ed avendo avuto numerose segnalazioni in tal senso, chiede al Comune di Roccarainola di attivarsi per verificare l’effettiva incidenza di tali episodi, la possibile esistenza di persone che volontariamente abbiano procurato la morte di questi animali (incorrendo anche in un incivile reato penale contro gli animali), la possibile correlazione con la derattizzazione in atto in alcune zone di Roccarainola, che non dovrebbe essere nociva per animali come cani e gatti, ed ancora il possibile rischio di tali ipotetici avvelenamenti per i bambini”. Sarà, dunque, l’amministrazione comunale di centrosinistra a dover appurare se i gatti sono deceduti a causa di qualche “avvelenatore” incosciente e assolutamente da condannare, oppure se i mici siano morti a causa delle trappole utilizzate dall’Asl per la derattizzazione e anche in questo caso alla situazione va presto posto rimedio.
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