Somma Vesuviana. Giro di vita dell’amministrazione di centrosinistra guidata dal sindaco Antonio Falcone sulla “movida” serale a San Vitaliano. Difatti, con una ordinanza sindacale emessa qualche giorno fa, il primo cittadino ha posto un serio freno agli incontri che i giovani solitamente tengono nelle strade del Comune sanvitalianese. Il provvedimento, stando a quanto si legge nell’ordinanza, si è reso necessario per le lamentale dei cittadini che vivono in prossimità di questi luoghi pubblici i quali non ne potrebbero più degli schiamazzi che i “raduni” dei giovani comportano. In particolare, a finire sotto la lente d’ingrandimento del legislatore, ci sarebbero tre luoghi nei quali i giovani sono soliti ritrovarsi: piazza Leonardo Da Vinci, piazza Nicola Tufano ed una parte della via Appia.Ovviamente il provvedimento non ha raccolto le simpatie dei giovani sanvitalianesi i quali si sentono “Tirati in ballo in modo alquanto generico e penalizzante per colpa di qualche incivile”, come ci raccontano alcuni di loro. Si perché a bene vedere l’ordinanza emessa dal sindaco Falcone ha più il carattere di un enorme spot pubblicitario che non di un provvedimento atto, come si legge tra le righe dello stesso, a “scongiurare a prevenire il degrado urbano e sociale” derivante dalle adunate. Così d’ora in poi saranno vietate, nelle ore pomeridiane e dalla mezzanotte all’alba “gli assembramenti che provochino schiamazzi ed ogni altro genere di rumore o musica a volume elevato che possa disturbare la quiete o il sonno dei cittadini”. Inoltre sarà vietato abbandonare rifiuti in luogo pubblico ed oggetti che possano recare pericolo, calpestare o sdraiarsi sulle aiuole pubbliche, sarà “arrampicarsi” su alberi, pali della luce e monumenti, sarà imbrattare monumenti ed edifici pubblici ed infine sarà vietato utilizzare le strade cittadine come piste di autodromi per competizioni o caroselli di moto, autoveicoli, skate boards e pattini.I trasgressori saranno puniti con multe che andranno dai 75 ai 500 euro e il rispetto delle regole sarà affidato ai Vigili urbani e ai carabinieri locali. A questo punto c’è da chiedersi cosa fosse San Vitaliano prima dell’ordinanza. Una sorta di giungla metropolitana, abitata da piccoli barbari in erba, senza alcuna regola e disciplina e senza uno straccio di controllo? O più semplicemente una normale cittadina come tante, alle prese con il superamento della soglia del buonsenso da parte di tutti? Propenderemmo per la seconda. Non si sa mai.
Gaetano Di Matteo
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