Una fiaccolata struggente, sui volti dei partecipanti tanta la rabbia, la tristezza ma soprattutto gli interrogativi: “perché ce lo avete ucciso?”. Un atmosfera grigia quella che si è respirata ieri sera durante il corteo per le strade cittadine di Poggiomarino, dove oltre cinquecento persone hanno partecipato alla fiaccolata per il giovane Nicola Nappo che nemmeno un mese fa ha perso in un agguato camorristico ma dove i carabinieri ancora non fanno chiarezza. Nicola era con un amica su una panchina a Piazza de Marinis quando due persone si sono avvicinate e hanno sparato almeno sei colpi all’indirizzo del ragazzo. Il colpo mortale è stato probabilmente quello che lo ha preso in faccia. Di rimbalzo, uno dei colpi ha ferito la ragazza che fu portata all’ospedale di Scafati dove le fu estratto. Da quel momento l’intera cittadina cadde in uno stato di choc. I carabinieri continuano a scavare nella vita privata di Nicola Nappo cercando di accertare eventuali contatti della vittima con ambienti della criminalità organizzata, ma al momento gli investigatori non escludono nessuna pista, compresa quella di una vendetta personale legata alla giovane donna. L’agguato, avvenuto poco dopo le 22.30, nella centrale via Roma, ebbe numerosi testimoni e sembrerebbero proprio quelli a rappresentare l’ultimo tassello per fare chiarezza sulla vicenda che nei prossimi giorni potrebbe dare ulteriori risvolti. Nel frattempo ieri sera tanti i giovani che hanno sfilato per le strade con striscioni inneggiando alla giustizia, con loro forte la testimonianza di tanti genitori ma soprattutto degli amministratori locali. A fare da scudo al corteo una delegazione di tricolore delle cittadine limitrofe: i sindaci infatti di Striano, Palma, San Giuseppe, Scafati, Boscoreale, Boscotrecase e lo stesso sindaco di Poggiomarino, hanno scortato l’intero corteo in silenzio ma con in mano la luce della speranza, la speranza che venga fatta chiarezza e data giustizia a quel giovane 22enne che rimane nel ricordo di tutti con quel sorriso contagioso, vivo ma soprattutto eterno di chi non si sarebbe mai aspettato di morire nel pieno della sua gioventù senza motivo ma solo per l’atroce smania di qualche sicario.
Serena Ruta
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