Sant’Anastasia. Un nuovo manifesto del Fronte di liberazione anastasiano. Dopo i comunicati lasciati nei luoghi di ritrovo il F.L.A. torna a scegliere la via della comunicazione più diretta. Questa volta l’interlocutore del gruppo è il sindaco Carmine Pone. A lui, infatti, il Fronte si rivolge, e con una punta di ironia, lo ringrazia. “Grazie sindaco”, esordisce il F.L.A., “Perchè, rinsaldando questa spaccatura, ha risparmiato alla nostra città l’umiliazione di un commissariamento. Mille volte grazie sindaco perchè sappiamo che l’ha fatto soltanto per il bene della città e soprattutto della nostra comunità. Perchè sappiamo che lei non ha accettato i ricatti degli eletti del popolo che chiedevano sanatorie ai loro manufatti abusivi realizzati in pieno Parco Vesuvio. Perchè sappiamo che non ha ceduto al ricatto degli eletti del popolo che chiedevano assessori alle dipendenze dei consiglieri”. E il Fronte fa riferimento alle dichiarazioni che il sindaco aveva fatto a caldo, subito dopo la bocciatura del Bilancio del 4 giugno al nostro sito. In quell’occasione a non votare lo strumento contabile erano stati anche tre consiglieri del Pdl (Alfonso Gifuni, Vincenzo Ceriello e Vittorio Piccolo) e allora il primo cittadino, alla guida di un esecutivo di centrodestra, aveva commentato così: “Su cosa dobbiamo confrontarci? Sugli assessorati, le presidenza del consiglio, i posti di potere, le sanatorie per costruzioni abusive realizzate all’interno del Parco nazionale del Vesuvio, cioè sulle cose che volevano da me?”. Ecco allora che il Fronte conclude il suo manifesto di “ringraziamenti” con un pò di rassegnazione. “Infinitamente grazie sindaco”, scrivono, “Perchè ora sappiamo che lei non soltanto non cede ai ricatti ma soprattutto perchè crediamo che le cose così debbano andare. Ubi societas ibi ius (una citazione latina che significa dove c’è una società civile li vi è il diritto).
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