lunedì 25 Novembre 2024
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Intervista al giovane talento dello Stasia Francesco Scippa

Sant’Anastasia.Ci sono annate che un calciatore non dimentica mai, quelle in cui alla fine dei giochi vedi ripagati i tanti sforzi sostenuti durante l’anno.
Di certo la stagione 2008/09 non sarà dimenticata dal difensore dello Stasia Francesco Scippa (‘90): una stagione iniziata a luglio col ritiro precampionato del Brindisi, poi continuata con la prima esperienza nel campionato di Eccellenza dove ha collezionato 29 presenze da titolare. Arricchita dalla fascia di capitano della Rappresentativa Campania, con cui ha disputato tornei ed amichevoli, tra cui, più emozionante delle altre, la partita disputata a Bucarest contro la Nazionale rumena U18. Impreziosita dalle due convocazioni del ct Polverelli nella Nazionale Dilettanti U18. Un’annata, quella di Scippa, fatta di sacrifici, impegno e tanto lavoro ma che alla fine ha portato molte soddisfazioni al terzino anastasiano, ultima in ordine di tempo il passaggio all’A.S.D. Forza e Coraggio che disputerà il prossimo campionato in serie D.
Tante cose da ricordare, ma qual è il ricordo più bello e quello più brutto di questa stagione? “Sarebbe scontato dire le partite con la Nazionale, ma nel campionato posso racchiudere i due ricordi nella stessa partita, quella di ritorno con la Casertana. Giocare al Pinto davanti a tanta gente, disputando per di più una buona prestazione è stato esaltante, ma ho anche subito un brutto fallo, rischiando di fratturarmi il gomito”. Nelle esperienze avute quest’anno sei stato allenato da vari allenatori. “Sono stati tutti molto importanti per me; di certo Santaniello mi ha formato di più perché mi conosce da maggior tempo e in due anni con lui sono cresciuto molto. Maranzano, nonostante la giovane età, è di una competenza unica e sa essere molto deciso con i ragazzi. Polverelli è un mister che ti carica tantissimo, è stato stimolante lavorare con lui”. Un anno fondamentale, quindi, nella tua giovane carriera: “Già confrontarmi con un campionato difficile come l’Eccellenza campana, per me è stato fantastico; in più sono arrivate le convocazioni con la Rappresentativa e la Nazionale. Quest’anno mi ha fatto davvero maturare tanto sia sul piano calcistico che umano, perciò voglio ringraziare tutti quelli che mi hanno permesso di raggiungere i miei obiettivi: i dirigenti ed il mister dello Stasia che mi hanno dato l’opportunità di disputare un campionato d’alto livello; poi lo staff della Rappresentativa, Di Maria, Leccese, Maranzano e tutti gli altri, e per finire la mia famiglia che mi sostiene in tutto ciò che faccio”. Ed ora ti aspetta una nuova avventura: “L’anno prossimo giocherò in una nuova squadra e in una nuova serie, avrò altri stimoli per migliorarmi e crescere ancora”.

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