Somma Vesuviana. Divampano le polemiche presso il comando dei vigili urbani di Somma Vesuviana. Oggetto delle accese critiche la prova scritta, tenutasi venerdì 13 giugno, dell’ultimo concorso interno per nominare quattro nuovi marescialli di polizia municipale. A ricorrere al Tar della Campania due agenti di stanza presso la struttura sommese guidata dal comandante Vincenzo Di Palma. Motivo del ricorso: l’espletamento di questo nuovo concorso nonostante ce ne sia già uno uguale in atto, sospeso nel 2005 e mai portato a termine. I fatti. Nel 2005 l’allora amministrazione comunale, guidata dal sindaco Vincenzo D’Avino, indisse un concorso per la copertura di tre posti di “Specialisti Vigilanza della polizia municipale- capi squadra”(ora maresciallo di polizia municipale). La prova scritta fu completata nel giugno del 2005 e per il novembre dello stesso anno era prevista la prova orale. Quest’ultima però non è stata mai espletata lasciando in sospeso quei vigili, tra i quali ci sono i due che hanno effettuato il ricorso, che avevano per l’appunto superato gli scritti. Dunque, secondo quanto si legge nel ricorso al tribunale amministrativo regionale “Il Comune avrebbe inopinatamente indetto un nuovo concorso, con bando pubblico esposto presso l’Albo Pretorio dal 17 aprile al 2 giugno del 2009, nonostante ce ne fosse uno sospeso e mai annullato”. A dar manforte ai ricorrenti c’è anche una sentenza del Tar del Veneto del 2005 nella quale si afferma che, nel caso di due selezioni “gemelle”, il secondo concorso va espletato riformulando la Commissione giudicatrice, ma utilizzando gli stessi parametri e gli stessi criteri di selezione del primo concorso.
Dal Comune intanto cercano di buttare acqua sul fuoco su questa vicenda. Difatti da Palazzo Torino fanno sapere che “Innanzitutto questa selezione è stata concordata, nel dicembre dello scorso anno, dall’attuale amministrazione con il sindacato dei dipendenti comunali. Quindi tutti erano a conoscenza della selezione interna”. Inoltre, la stessa Amministrazione ha scritto al presidente della vecchia commissione una lettera nella quale si chiedevano “I motivi per i quali dal 2005 ad oggi il concorso sospeso non sia mai stato completato”. Il tutto, sempre secondo l’amministrazione, per capire e tutelare chi ha passato gli scritti, ma non è riuscito a portare a termine la selezione avviata nel lontano 2005.
Gaetano Di Matteo
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