NAPOLI . “Sinistra e Libertà è un progetto su cui lavorare, un progetto da cui non si torna indietro”, così Tommaso Girasole, responsabile Enti locali del Partito Socialista. E con lui ha concordato il direttivo del partito che si è riunito in assemblea presso la Federazione provinciale di Napoli. “Vogliamo una Sinistra laica, riformista, ambientalista, che abbia un forte radicamento sul territorio”, continua Girasole, “Dobbiamo andare avanti con il progetto intrapreso per le elezioni provinciali e mettere in campo una proposta costruttiva. Urge convocare al più presto gli Stati generali delle quattro componenti che fanno parte di Sinistra e libertà per riunire intorno ad un movimento unitario non soltanto i politici, ma i tanti giovani che ci hanno sostenuto in questa campagna elettorale, gli intellettuali, le associazioni che hanno dimostrato interesse per il nostro progetto. Far parte di Sinistra e Libertà non significa perdere la propria identità. Essere socialista sta nelle cose che facciamo, nelle proposte che mettiamo in campo, quello che occorre ora a Napoli, alla sua Provincia e alla Regione è una Sinistra unitaria che lavori concretamente sul territorio e sia vicina alle istanze dei cittadini”. Concorde e propositivo anche il segretario provinciale del partito Socialista, Pasquale Beneduce. “Abbiamo creduto in Sinistra e Libertà sin da subito”, spiega, “tanto che abbiamo voluto la lista unica alle elezioni provinciali, ed in quella direzione vogliamo continuare a lavorare. Ci impegneremo per fare in modo che questo movimento politico diventi operativo in tempi brevi e coinvolga le persone in modo diretto. Noi crediamo nella politica e continueremo a farla tra la gente. Il progetto è aperto a tutti quelli che riterranno di condividere con noi l’esperienza politica che ha dato risultati elettorali significativi e che può dare una speranza nuova alla Sinistra nella nostra regione”. E il coordinatore nazionale Marco Di Lello: “Abbiamo ottenuto un risultato importante, appena 12 mesi fa sembrava impossibile contrastare il bipolarismo. Adesso, cominciando da Napoli, dobbiamo proporre un modello diverso facendo anche i conti con gli errori che ha commesso il centrosinistra e proponendo un modello di rottura con un certo modo di fare politica in Campania”. Riguardo poi i Referendum il cui voto è previsto per il 20 e 21 giugno il Partito Socialista ha dato una chiara indicazione: “Astensione, oppure l’invito a non ritirare la scheda”.
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