Sant’Anastasia . Il sindaco di Sant’Anastasia si presenterà alle difficili riunioni politiche dei prossimi giorni senza giunta. Gli assessori hanno, infatti, rimesso le deleghe al primo cittadino, Carmine Pone. Era questa una delle condizioni richiesta dai consiglieri del Pdl per dialogare e valutare la possibilità di approvare il Bilancio nella prossima seduta dell’assise cittadina. Intanto, si è stabilito che il consiglio deve essere convocato entro il prossimo 30 giugno, termine ultimo stabilito dalla Prefettura prima dell’invio del commissario prefettizio, che metterà, questa volta per davvero, la parola fine alla consiliatura dell’esecutivo di centrodestra alla guida della città, tra molti alti e bassi, dal 2007. Per le dichiarazioni ufficiali bisogna attendere e per ora è necessario affidarsi alle voci di corridoio di Palazzo Siano. Secondo cui Pone per ricucire gli strappi con i tre consiglieri Alfonso Gifuni, Vittorio Piccolo e Antonio Ceriello dovrà rinunciare a tre assessori che, in qualche modo, sono stati garantiti direttamente da lui negli ultimi due anni di governo. A cadere sarebbero le teste di Pasquale Coppola, Assunta Cennamo e Armando Di Perna. Coppola è stato il primo eletto nella lista di Alleanza nazionale, si è dimesso per diventare assessore all’Ambiente, la sua decisione ha spinto il sindaco perciò a garantirlo nonostante in questi mesi nei suoi confronti siano arrivate critiche durissime da più parti, e persino dal suo stesso partito. La Cennamo, invece, è un tecnico. Non ha alcuna appartenenza politica e si è occupata delle Politiche Sociali. Ha ben lavorato, per stessa ammissione del primo cittadino, ma non avere un partito alle spalle la rende una pedina facilmente sostituibile per salvaguardare il bene superiore che è, in questo momento, la tenuta della coalizione di centrodestra. Infine, Di Perna, giovanissimo assessore al Bilancio, tra i “preferiti” di Pone è un esponente del Pdl ma questo non gli basterà a restare in carica. Essendo stato nominato direttamente dalla componente del sindaco è quello che più di altri può essere “sacrificato”. La giunta Pone, infatti, è composta di sette elementi, fra questi due spettano alla compagine del Vicesindaco Paolo Esposito, e tali resteranno. Lo stesso Pone il giorno in cui fu bocciato il Bilancio dichiarò: “Chi dice che Paolo Esposito abbia avuto troppo spazio in giunta sbaglia, ha ottenuto quello che gli elettori gli hanno voluto concedere”. Riferendosi all’ottimo risultato elettorale che Esposito aveva ottenuto al primo turno delle amministrative quando si era candidato a sindaco con due liste che lo appoggiavano. C’è poi Pasquale Minieri che ha appena conquistato un buon risultato alle elezioni provinciali ed è appoggiato da una componente del Pdl diversa da quella del sindaco, e poi c’è Luigi De Simone espressione dell’Udc. Non dovrebbe essere sostituito, anzi sarà affiancato da un altro esponente del partito, considerato che dopo il rimpasto ai moderati spetterà un nuovo assessore. Proprio i consiglieri del partito di Casini, Mauro Beneduce e Antonio Ceriello non si sono presentati in aula il giorno in cui si votava l’importante documento contabile.
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