Sant’Anastasia. Colpo di scena al Comune. Un ritardo salva l’amministrazione comunale di centrodestra e concede al sindaco Carmine Pone altri 20 giorni per ricucire gli strappi con la parte del Pdl che ha bocciato il Bilancio. “Il Bilancio andava approvato entro il 31 maggio”, spiega il sindaco, “dopo quella data sia che non venga approvato o che l’esito sia negativo il prefetto manda una diffida che concede altri venti giorni di tempo per rivotare lo strumento contabile”. La diffida è già stata firmata da Alessandro Pansa e sarà notificata ai consiglieri comunali, molto probabilmente, già il prossimo lunedì. Adesso sta al primo cittadino tentare di “riconquistare” i voti che l’altro ieri gli erano costati la bocciatura: Alfonso Gifuni, Vittorio Piccolo e Vincenzo Ceriello (Pdl). Ma il leader del centrodestra dovrà anche chiarire il rapporto con i consiglieri dell’Udc (Mauro Beneduce e Antonio Ceriello) che all’importante seduta non si erano neanche presentati, a differenza del loro assessore Luigi De Simone che era rimasto seduto al suo posto durante tutta la travagliata assemblea consiliare. “Non posso permettere l’arrivo del commissario così a cuor leggero”, dice Pone, “credo ci siano i margini per mediare fermo restando quello che ho detto riguardo le richieste di assessorati e sottogoverno che mi sono arrivate finora (riferendosi alle dichiarazioni che aveva rilasciato il giorno prima riguardo i consiglieri che hanno bocciato il Bilancio, ndr) in politica mai dire mai. Le richieste possono anche essere considerate legittime, ma vanno collocate in un contesto politico e programmatico, non ho condiviso il modo con cui invece sono state effettuate. Lo stesso coordinatore regionale del Pdl, Nicola Cosentino mi ha chiamato per chiedermi se ci sono margini per recuperare il rapporto con gli altri esponenti del partito e gli ho risposto di si. Sono aperto alle soluzioni che diano priorità alla politica ed al programma, per il bene comune e per il rispetto dovuto agli elettori. Ciò mi spinge a continuare a lavorare e a cercare di trovare, nelle sedi politiche opportune, le giuste motivazioni e condivisioni per garantire il governo alla città”. Rimandato di venti giorni quindi il destino del Comune anastasiano, solo alla fine di giugno si potrà sapere se il Pdl è stato in grado di riassestare gli equilibri interni e arriverà di conseguenza il voto favorevole sul Bilancio.
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