Somma Vesuviana. Una denuncia formale per cercare di salvare quello che resta della Masseria Duca di Salza di Somma Vesuviana. A presentare l’esposto al comando della locale stazione dei carabinieri, al sindaco di Somma Vesuviana Raffaele Allocca, alla direzione del distretto Asl Na4 e al comando locale dei vigili urbani è stato, la scorsa settimana, il prof. Emanuele Coppola, storico locale. In effetti lo storico chiede, attraverso questa denuncia,” un necessario e tempestivo intervento di bonifica, recinzione e messa in sicurezza dell’edificio a tutela dell’incolumità pubblica”. La Masseria Duca di Salza già in passato è stata presa di mira dall’inciviltà di certe persone, che definire cittadini è quasi offensivo, le quali approfittando del fatto che la struttura si trova in una zona periferica, isolata e di passaggio sversano quotidianamente rifiuti di ogni genere.Dunque al rammarico per l’abbandono di questa importante testimonianza storico-culturale si aggiunge anche il pericolo reale per l’incolumità e per la salute dei cittadini.Cittadini che a loro volta sembrano mostrare poca sensibilità, evitando di denunciare chi sversa alla luce del sole i rifiuti, verso questo edificio conosciuto dai più come Masseria “ò ruc”. Il complesso è appartenuto alla famiglia Strambone, Duchi di Salza e Principi di Volturara. L’edificio, costruito nel 1500 con una superficie coperta di circa 1600 mq, è a pianta quadrata e sviluppato su tre livelli, di cui uno interrato.Tipico delle strutture rurali sono la torre piccionaia, le stalle, i depositi per attrezzature e derrate agricole ed in particolar modo i cellai per la lavorazione e conservazione del vino.Al piano terra vi erano gli umili ma confortevoli alloggi dei contadini e della servitù, mentre l’intero primo piano era riservato ai nobili fattori. Centro di tutto l’impianto architettonico è la corte interna attrezzata con pozzo, cisterna, forno, lavatoio e cappella, tutto quanto occorrente ad una comunità che in quello spazio viveva e lavorava in piena autonomia.Ma questa non è la prima volta che la Masseria è oggetto di fatti di cronaca. Qualche anno fa infatti si scoprì che era utilizzata da alcuni satanisti per compiere messe nere e riti satanici.
Gaetano Di Matteo
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