Somma Vesuviana. Presentata ieri, nel corso di una conferenza stampa a Somma Vesuviana, la candidatura alle prossime elezioni provinciali di Paolo D’Avino per la lista Cesaro nel collegio 41(Somma Vesuviana,Ottaviano, San Giuseppe). D’Avino, 36enne avvocato civilista ed amministrativista, sposato con un figlio, vive stabilmente a San Giuseppe Vesuviano. Da sempre in orbita An, di cui è stato militante e dirigente, oggi vive l’esperienza del Pdl. E’ alla sua prima candidatura. Si presenta annunciando che per la Provincia di Napoli è “Il momento di voltar pagina in un periodo storico in cui la sinistra napoletana è al minimo dell’apprezzamento popolare”. Il tono è pacato, l’aplomb lo contraddistingue. Sul motivo per il quale la gente dovrebbe andare a votare per rinnovare presidenza ed il consiglio provinciale, a dispetto dei proclama della politica che ad ogni elezione promette l’abolizione di quest’Ente è abbastanza chiaro: “Certo ci sono piccole realtà, magari grandi quanto il nostro collegio, che hanno poca rilevanza.Ma Napoli è un capoluogo di regione ed inoltre è una realtà complessa. Bisogna pensare che questo Ente possa essere il raccordo tra regione e Comuni in materia di scuola, turismo, infrastrutture ed associazionismo affinché si potenzi e sviluppi l’intera metropoli. Vogliamo che la gente si riavvicini a questa Istituzione tanto che nel programma abbiamo inserito la delocalizzazione delle strutture provinciali”.La risposta sul fatto che in questa campagna elettorale,dovendosela vedere con consiglieri comunali sommesi, ben tre, di cui uno del Pdl, possano alterarsi gli equilibri nella maggioranza del sindaco Allocca è stata “politically correct”: “Non mi sento in concorrenza con il candidato del Pdl (Esposito Riziero) che si presenta con un simbolo incontrastabile. Questa lista civica nasce per captare i voti degli elettorali del centro-destra che magari decideranno di non votare ne il Pdl ne altri partiti della coalizione”. Con qualche speranza anche ottenere il seggio: “Si, diciamo che se vincessimo al primo turno e scattassero tre consiglieri nella lista con il 7-10 per cento dei voti validi potremmo anche farcela”. Sul programma bisogna ancora aspettare che si entri nel vivo del confronto ma le direttrici sono abbastanza chiare. Innanzitutto la questione dello sviluppo economico dell’area fortemente penalizzato dai vincoli territoriali: “Andranno sicuramente armonizzati e potenziati i piani d’insediamento per le piccole e medie imprese rispettando naturalmente quelli che sono i vincoli di questo territorio”. Ne è un esempio “San Giuseppe Vesuviano che per anni ha visto andar via le proprie imprese per l’eccesso di vincoli e che in futuro, attraverso lo sviluppo delle infrastrutture, potrebbe ridiventare un centro d’eccellenza per il commercio della nostra provincia”. Ma non solo piccole e medie imprese . C’è anche il turismo ancora visto come una sorte di limite ma che domani potrebbe essere un “Vero e proprio volano dello sviluppo locale. Basti pensare a Somma Vesuviana e al suo enorme patrimonio storico-artistico-culturale. Si potrebbero creare innumerevoli opportunità sociali ed economiche per i giovani di questo territorio”.L’ultimissimo pensiero va alle politiche sociali “Troppo spesso ad uso e consumo di associazioni “politicamente amiche” del centro sinistra.Intanto venerdì prossimo, alle 20 nella sala S.Caterina in piazza Trivio a Somma Vesuviana, si aprirà ufficialmente la sua campagna elettorale che vedrà tra gli altri la partecipazione del consigliere regionale Enzo Rivellini, dell’ on. Marcello Taglialatela e dell’on. Mario landolfi.
Gaetano Di Matteo
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