Rinviata a giugno la nuova conferenza dei servizi per l’apertura del sito di stoccaggio per rifiuti speciali non pericolosi a via Colle
Somma Vesuviana. E’ stata rinviata al 15 giugno l’ennesima conferenza di servizio tenutasi presso la Provincia di Napoli che dovrebbe decidere le sorti del sito di stoccaggio per rifiuti speciali non pericolosi di via Colle a Somma Vesuviana. Il tutto per l’assenza, ingiustificata e paradossale, del Comune di Somma Vesuviana, l’Ente sul quale in questo momento pesa la decisione definitiva sull’entrata in funzione del sito. Si perché alla fine, come risulta dai verbali della stessa seduta, mancava in allegato la documentazione relativa alla tipologia di area industriale, “indicata genericamente e non secondo la classificazione prevista dal Turs per le attività di prima e seconda classe”, sulla quale dovrebbe nascere il sito di proprietà dell’Astra service. Inoltre alla documentazione che il Comune ha inviato, senza mai presentarsi a nessuna delle conferenze (tre in tutto), mancava la planimetria dell’area che attesterebbe la distanza di sicurezza igienico ambientale tra il sito in questione e le abitazioni dei residenti di via Colle. E sono proprio quest’ultimi, riuniti sotto il comitato dei “Malatesta” di cui fanno parte circa 500 persone, a porre i maggiori interrogativi su questa vicenda. “Noi non siamo contro il sito a priori” fanno sapere dal comitato, presente con una delegazione alla conferenza di servizio di mercoledì. “Abbiamo solo alcuni interrogativi ed alcune richieste affinché il sito diventi un opportunità di sviluppo per la nostra area nel pieno rispetto della nostra salute”. La domanda è una e semplice: “Perché il Comune è sempre assente alle conferenze di servizio?”. “Non è che vuole- dicono in coro i componenti del comitato- sfruttare il cosiddetto silenzio assenso contemplato dal comma 7 dell’art. 14 della Legge 241/90 secondo il quale scatta automaticamente l’assenso dell’Ente nel momento in cui un suo rappresentante, regolarmente convocato, non esprima definitivamente la sua volontà?”. Inoltre i “Malatesta” hanno richiesto a proprie spese uno “studio da parte dei vertici dell’Università di Napoli riguardante la posizione geografica del sito di stoccaggio”. Si perché questo sembra essere il nodo principale sul quale si sta giocando la partita tra i vari interpreti della vicenda. Infatti il comitato ha fatto notare che “l’unico passaggio sul quale dovrebbero transitare i camion per giungere a via Colle è abusivo perché risulta essere un Alveo”. Inoltre nell’ingresso nord dell’ area, quello di via Pigno, c’è un divieto d’accesso per i camion con stazza superiore a 35 quintali. “Dunque perché –concludono i rappresentanti dei “Malatesta” il Comune definisce area industriale una zona senza vie d’accesso?”. Intanto c’è da segnalare la coltre di silenzio del Comune sommese ed il fatto che la documentazione sul “passaggio abusivo dei camion”è stata inviata, ad aprile 2008, alla Procura della Repubblica di Nola e alla Corte di Giustizia di Bruxelles.
Gaetano Di Matteo
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