Somma Vesuviana. Torna la “Summana” a due anni dalla morte di uno dei suoi fondatori, Raffaele D’Avino. La rivista culturale, giunta al 68° numero, è stata presentata nella sala del Cenacolo di Santa Maria del Pozzoalla presenza di Domenico Russo, ricercatore di storia, l’assessore Anna Cuomo e il sindaco Ferdinando Allocca. Naturale il ricordo a “Fifino” D’Avino, elogiato dal primo cittadino come “un personaggio illustre che purtroppo oggi non è più qui con noi”, ma soprattutto ancora nei cuori dei sommesi che numerosi si sono presentati alla serata accompagnando con un lungo e caloroso applauso le parole del sindaco. A presentare il nuovo numero di “Summana” è stato proprio Russo, informando delle numerose novità e ricerche che si sono tenute in due anni di assenza: dalla metodologia storica (il perché e la verità di un fatto),agli strumenti utilizzati (da appunti dello storico Migliaccio, ai mille libri sull’antichità) alle nuove scoperte del nostro territorio. La prima fra tutti è l’origine del nome, dato inizialmente alla cittadina e poi al monte, alla storia del Casamale che si è scoperto non essere dell’epoca medievale ma successiva. Alle tante interessanti storie su una cittadina “sempre proprietà dei re”. Insomma nuove informazioni che portano questa piccola città “dalla complessa cultura”come ha detto Anna Cuomo, alla ricerca di un’identità storica sempre maggiore. Ultimo a prendere la parola il figlio di Raffaele D’Avino, Luca a sottolineare ancora una volta quanto sia forte il legame con il passato e con il ricordo di chi ha dato tanto alla propria terra. Con un inaspettato ma ben gradito ritorno, Summana torna di nuovo ad occuparsi come ha fatto per ben oltre trent’anni della storia,dell’arte, della cultura di Somma Vesuviana mostrando la ricca storia che da sempre la contraddistingue rispetto agli altri paesi limitrofi.
Giusy Aliperti
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