Somma Vesuviana. Ci siamo chiesti il motivo per cui, ad un mese esatto dalla chiusura del congresso che ha decretato la nascita del Pd a Somma Vesuviana, manchi ancora il nome del coordinatore cittadino. Ci siamo chiesti come mai le tre liste, da cui sono stati eletti i 40 del direttivo,nonostante abbiano proclamato la medesima unità d’intenti( quella di creare un partito forte, credibile e al servizio dei cittadini) non riescano a trovare una sintesi su un nome. Ebbene il primo a rompere il muro del silenzio di questa vicenda, dal vago sapore papalino (si perché sembra una sorta di conclave con annesso camerlengo), è Pietro Allocca. Eletto nel direttivo con la lista Europa, quella guidata da Enzo Romano, 28 enne prossimo alla laura in ingegneria, con trascorsi nell’Udeur e già candidato nel partito democratico alle ultime amministrative, è entrato nel “nuovo” Pd sotto l’ala protettrice di Crescenzo De Falco.
Pietro come mai ad un mese dalla chiusura del congresso brancolate ancora nel buio sul nome del coordinatore? Onestamente non lo so. Noi abbiamo dichiarato che non abbiamo rivendicazioni da fare sui nomi. A noi interessa la costruzione del partito. I nomi vengono dopo.
Dov’è il trucco allora?Nessun trucco. Probabilmente il problema è all’interno della lista che ha vinto il congresso, quella denominata “Rinnoviamo”. Ci sono all’interno troppe componenti contrapposte tra loro. Da quello che so sembra che tutti vogliano un candidato, ma c’è qualcuno che sta facendo ostruzionismo.
Chi, ma soprattutto perché farebbe ostruzionismo su questa questione alla luce degli sforzi fatti per portare a termine il congresso?
Il motivo non lo conosco, ma non vorrei che fosse legato alle prossime elezioni provinciali.
In che senso, cosa c’entrano le provinciali con il coordinatore a Somma?
E’ innegabile che abbia che qualcuno della lista “Rinnoviamo” abbia un peso specifico all’interno del partito provinciale di Napoli ed un eventuale vuoto di potere, in prossimità delle elezioni provinciali, gli darebbe campo libero nelle scelte da fare. Addirittura anche sul nome del candidato nel nostro collegio.
Allora allude a Gino Cimmino?Non alludo a nessuno, la mia è una interpretazione dei fatti i quali dicono che ad un mese siamo senza coordinatore e non per scelta. Noi ripeto abbiamo fatto un passo indietro perché siamo minoranza elettorale in questo momento. Comunque mi auguro che la nomina avvenga prima delle primarie del 22 in cui si dovrà votare il candidato presidente alle prossime elezioni provinciali.E perché?Semplicemente perché non vogliamo andare allo sbaraglio come Pd, ma vogliamo uscire compatti e determinati come forza reale e concreta sul territorio.E nel caso in cui non arrivasse il nome?Fa una pausa in silenzio e poi da una risposta che squarcia il political correct che fino a qui ha tenuto.Metteremo in discussione l’appoggio allo stesso candidato. Sa è per una questione di rappresentanza. E di rispetto verso i quasi 1400 tesserati che si aspettano da noi la costruzione di un grande Partito Democratico che sia d’opposizione e che rispetti la dignità di una cittadina bistrattata dalla maggioranza guidata dal sindaco Allocca. Una maggioranza che a Somma sta facendo solo i suoi interessi.
A sentire le sue parole mi sembra l’ennesimo deluso dall’opposizione consiliare?Deluso? Ma come si può abbandonare l’aula alla prima provocazione del sindaco. Per non parlare di chi in consiglio comunale non si presenta proprio più, ma che puntualmente è alle riunioni a fare richieste. Stavolta a chi allude?Lasciamo perdere. Lasciamo perdere.
Nel consiglio comunale straordinario di domenica si parlerà di sicurezza. Tutto ciò a seguito dei cruenti fatti che hanno sconvolto Somma. Qual è la posizione ufficiale del Pd?Non abbiamo una posizione ufficiale. Al di là dei proclama di rito, serve un intervento deciso. Noi nelle prossime settimane saremo in piazza con dei gazebo con delle reali proposte in materia di sicurezza, ma anche di crisi economica e sociale di cui questa nostra cittadina sembra essere quotidianamente colpita.
Gaetano Di Matteo
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