Napoli. “Una Waterloo”. Così, il presidente del gruppo consiliare di An in regione Campania Enzo Rivellini, ha definito il mercoledì nero vissuto dalla sanità campana. Una sanità in affanno e percossa da scandali a tutti i livelli e trasversali che ne stanno minando credibilità e funzionalità. Una sanità che presenta un conto salato ai cittadini, comunque immancabilmente scontenti. Il bilancio pre-consuntivo del 2008 segnalerebbe uno sforamento di ben 299.533.000 di euro. Una cifra astronomica che l’assessore alla sanità della giunta Bassolino, Angelo Montemarano porterebbe a circa 49 milioni di euro. Ed è su questo punto che Rivellini apre una sorta di conflitto con l’assessore affermando che “A nulla servono i giochetti di Montemarano-abracadabra che alla fine con accantonamenti, esclusione dei contenziosi, extra gettiti per tasse regionali ipotetiche per 106 milioni di euro circa, arriverebbe a ridurre il disavanzo a 49 milioni di euro circa. Conti-burla che hanno causato l’istituzione di una commissione di funzionari regionali e dell’advisor contabile Kpmg per effettuare dal 23 febbraio al 13 marzo una ispezione contabile a campione in sei Asl (Napoli 1, Napoli 3, Napoli 5, Benevento 1, Avellino 1 e Avellino 2)”. Tutto ciò, secondo Rivellini, servirebbe a Montemarano ad evitare che “La sanità campana venga commissariata proprio durante la campagna elettorale”. Insomma il plenipotenziario assessore cercherebbe di bloccare un commissariamento che potrebbe, sempre secondo Rivellini, diventare una “scelta necessaria” fra sette, otto mesi”.
Ma questo non è l’unico punto sul quale si focalizza l’attenzione di Rivellini. A finire sul banco degli imputati, nella giornata nera della sanità campana, anche la norma contenuta in finanziaria, il comma è il II dell’art. 25, secondo la quale i beni delle Asl sono impignorabili nel momento in cui queste ultime sottoscrivono un piano di rientro con il Ministero. Una “norma-truffa” secondo il Presidente aennino, visto che sono le Regioni a sottoscrivere i piani di rientro con il Ministero. Ecco dunque perché il giudice delle esecuzioni, proprio ieri mattina, ha acconsentito al pignoramento di ingenti somme dell’Asl Na1.
La sanità campana, ha vissuto la sua Waterloo, ma a quanto, si chiede Rivellini, “una Sant’Elena per Montemarano”?
Gaetano Di Matteo
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