MARANO – Una sala dedicata a Franco Cavallo, scrittore e poeta maranese di fama nazionale; l’altra dedicata ad un altro figlio di Marano, alla memoria di Giacomo Chianese, archeologo che fu tra gli stretti collaboratori del grande Amedeo Maiuri. E’ alle due illustri figure della cultura cittadina che saranno intitolate le due ampie sale ricavate al pian terreno del Palazzo municipale dopo i lavori di ristrutturazione. La decisione è stata adottata dalla Giunta comunale su proposta dell’assessore alla Cultura , Antonio Menna. La loro destinazione sarà a carattere culturale: una diventerà uno spazio convegni, conferenze e incontri; l’altra diventerà uno spazio mostre-esposizioni. All’ingresso delle due sale saranno apposte targhe commemorative. “Cerchiamo con questa iniziativa di dare una risposta alla fame di spazi aggregativi in città – spiega l’assessore Menna – e ne approfittiamo per ufficializzare un tributo alla memoria di due grossi figure culturali della nostra comunità, prestigiose a livello nazionale. E’ nostra intenzione ora attrezzare le sale e allestire un calendario di eventi per la primavera, da marzo a giugno cioè vorremmo stimolare il fermento culturale che a Marano da tempo lavora sotto traccia e che spesso incontra ostacoli per venire alla luce. Ecco, noi vorremmo aiutare queste energie e valorizzarle”.
I due ampi ambienti saranno ora attrezzati in questo modo: la sala convegni avrà una pedana rialzata, un tavolo grande da presidenza, 6 poltroncine da presidenza, 40 sedie da platea con pianale di scrittura sul bracciolo e un impianto di amplificazione con microfoni e casse; la sala espositiva con 4 tavoli da lavoro e 6 pannelli espositivi trasportabili. L’utilizzo delle sale sarà prioritario per attività multiculturali organizzate direttamente dal Comune e in secondo luogo per ospitare tutte le iniziative multiculturali, sociali e ricreative, artistiche, politiche, ricreative, senza scopo di lucro che dovessero essere organizzate da soggetti esterni. I soggetti esterni dovranno produrre apposita richiesta all’assessorato alla Cultura che autorizzerà l’uso delle sale sulla base della natura dell’iniziativa proposta, del calendario delle attività già in programma e della compatibilità con il diritto di priorità che spetta all’ente comunale. “Mi fa piacere sottolineare – aggiunge il sindaco Salvatore Perrotta – che questi spazi non erano previsti nel precedente progetto e che grazie al lavoro fatto di concerto con la soprintendenza siamo riusciti a recuperare ambienti fruibili al posto dei portici preesistenti”.
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