SANT’ANASTASIA – Dedizione, arte, partecipazione, sono alcuni degli elementi che caratterizzano il presepe vivente che ormai da oltre trent’anni si ripete a Sant’Anastasia la notte del 24 dicembre.
Un’atmosfera magica che coinvolge l’intero borgo del centro storico e attrae migliaia di visitatori ogni anno. Ad organizzarlo l’associazione culturale compagnia teatrale “I Giocondi”grazie all’impegno del regista Luigi De Simone, con il patrocinio del Comune di Sant’Anastasia. Diciotto saranno le scene rappresentate con ben 130 figuranti. Il più giovane dei quali ha appena 4 mesi ed impersona il bambin Gesù, mentre la più anziana è una donna di 83 anni.
Tra le novità di quest’anno la scena della “tentazione” e la sezione medievale. Proprio a via Sant’Eligio sarà allestita una porta al presepe che avrà le sembianze di un castello.
A presentare l’evento di quest’anno lo stesso Luigi De Simone, insieme a Pasquale Beneduce e Antonietta De Simone. “Il ricorso all’epoca medievale conclude la ricerca iniziata alcuni decenni fa”, spiega De Simone, che è anche assessore alla Cultura, “il mistero del Natale, preannunciato nell’Antico Testamento si realizza in Palestina, viene esaltato nel Medioevo ha la sua apoteosi rappresentativa nella Napoli dei secoli d’oro. L’altra novità di quest’anno è la scena della tentazione, ed è stata ubicata all’inizio dei quadri detti Misteri”. Protagonisti di questa scena saranno un bimbo di dieci anni, Giuseppe Manfellotto, Veria Giordano e Eduardo De Simone. Il presepe si dislocherà lungo tutto il borgo Sant’Antonio, a via padre Kolbe ci sarà la parte che si richiama al ‘700 napoletano, in via padre Michele Abete il mondo romano Giudaico e in via Sant’Antonio i Misteri. “L’azione scenica si ripete in continuità per tutta la durata della manifestazione intervallata da un momento plastico dei quadri, scandito da un diverso commento musicale – afferma l’assessore- a significare l’annuncio e l’attesa dell’evento, nato alla fine degli anni ‘70 e, per il suo valore tradizionale, istituzionalizzato nel 2001. Devo ringraziare i sindaci e gli amministratori del passato, che ci hanno sostenuto sempre e l’attuale sindaco e amministrazione che ci sono vicini”. Il costo della kermesse è sostenuto da”Amici del presepe” e dagli stessi figuranti. Il Comune contribuisce con 5mila euro che coprono solo una piccola parte delle spese, se solo si tiene conto che per la sola fornitura elettrica occorrono 1400 euro.
“Plaudiamo alle iniziative promosse da associazioni laiche e religiose che danno testimonianza di apertura all’intera comunità – dice il sindaco, Carmine Pone – perché contribuiscono a radicare nelle coscienze valori fondamentali. Il Presepe Vivente è un esempio di vita e lo sosteniamo per i suoi contenuti tradizionali ed artistici, nonché per l’impegno di ciascuno e la notorietà ottenuta anche fuori paese, che fa arrivare al borgo S. Antonio numerosi visitatori”.
Il presepe vivente è molto apprezzato e noto anche in altri paesi che lo hanno ospitato e lo ospiteranno anche in questi giorni, già domani a Portici saranno in scena sei dei quadri anastasiani, poi seguiranno Napoli e Positano.
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