NAPOLI – La proposta di un «Patto di fine legislatura» alle forze politiche della maggioranza di governo in Regione Campania, è uno dei punti cruciali del documento approvato ieri dal congresso regionale del Prc su proposta, tra gli altri, del già Presidente della commissione Ambiente del Senato, Tommaso Sodano (responsabile nazionale Dipartimento Ambiente Prc), di Raffaele Tecce (responsabile nazionale Enti Locali Prc) e dell’assessore provinciale Bernardo Tuccillo. «La sconfitta alle elezioni politiche, ci obbliga a non riproporre il tema del voto anticipato, per non rischiare di regalare alla Destra anche la regione Campania, ma ci impone allo stesso tempo di mettere in campo una proposta autonoma del Prc e della Sinistra allo scopo di aprire una riflessione di fondo sulla crisi dei governi di Centro Sinistra, sia alla Regione che in molti Comuni a partire dai capoluoghi e dalle Province» – si legge nel documento.
Tra le priorità emerse dal congresso, ci sono intanto il rilancio di un’iniziativa di lotta, contribuendo alla crescita di un movimento unitario tra lavoratori e studenti a partire dallo sciopero generale del 12 dicembre. Per far questo – come ribadito nella relazione del segretario De Cristoforo – è necessario consolidare l’opposizione al governo Berlusconi ed essere «conseguenti all’analisi sull’esaurimento di un ciclo politico in Regione e nelle principali realtà istituzionali della Campania». Un’analisi che scaturiva anche dal documento approvato a gennaio scorso dal comitato regionale in una riunione con il segretario nazionale Franco Giordano: in quell’occasione si stabilì di verificare, dopo le elezioni politiche, la possibilità di andare al voto anticipato nel 2009, per sottoporre ad una verifica democratica un nuovo programma e un nuovo consiglio regionale. La sconfitta ha però obbligato ad una riflessione e alla necessità di costruire una proposta politica alternativa.
«Per rafforzare l’opposizione alle politiche della destra e di Berlusconi, è allora necessario oggi lavorare come Prc e come Sinistra per una svolta positiva anche della politica dei governi di centro sinistra della Regione, delle province e dei comuni grandi e piccoli della Campania, a partire dalla centralità della «Questione Morale». La proposta, ossia il Patto di Fine Legislatura proposto dal Prc è basato su tre punti:
1. «Battaglia col governo per il superamento dei poteri commissariali a partire da quelli inerenti il ciclo dei rifiuti e delle bonifiche, per uscire realmente dalla logica dell’incenerimento e puntare decisamente sulla raccolta differenziata»;
2. «Una svolta reale sulle politiche sanitarie a partire da una drastica riduzione del ruolo della sanità privata e, in Campania, voltare pagina rispetto ad una storica gestione dell’assessorato alla sanità caratterizzato da sprechi, clientelismi e favoritismi nelle scelte dei primari e dei manager, e mettere al centro realmente, anche nel piano ospedaliero, il bisogno ed il diritto alla salute dei cittadini»;
3. «Una svolta sull’utilizzo dei fondi europei che privilegi sviluppo produttivo e misure di contrasto alla povertà, contrastando l’ipotesi di non inserire in bilancio per il 2009 la continuità del reddito di cittadinanza che ha rappresentato in questi anni, pur fra mille limiti, una misura importante sul terreno dell’uguaglianza sociale».
Il congresso regionale del Prc ha impegnato il nuovo gruppo dirigente a definire, d’intesa con il gruppo regionale e con l’assessore, iniziative politiche tese a creare le condizioni per questo chiarimento politico e questa svolta.
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