venerdì 20 Settembre 2024
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Appello per la realizzazione di una residenza sanitaria per disabili

ROMA- Pubblichiamo di seguito un appello giunto in redazione e del quale condividiamo appieno i contenuti.
Sperando che il progetto di Massimo Lorusso possa realizzarsi presto, magari anche grazie al contributo dei nostri lettori, che si sono dimostrati sempre sensibili alle tematiche sociali.

Gentilissima Gabriella,
mi chiamo Massimo Lorusso e sono un ragazzo paralizzato dal collo in giù a causa di un tuffo in mare, e in questo periodo ho realizzato da solo il sito www.rsdsorriso.org che, spero, diventerà presto una ONLUS NO PROFIT, per la realizzazione di un sogno che ognuno di noi potrà contribuire a far diventare realtà.
Lo scopo è di far nascere la prima RSD a Roma (Residenza Sanitaria per Disabili) che si chiamerà “RSD Sorriso”. Perché questa iniziativa?
La RSD “Sorriso” nascerà avendo lo scopo di abbattere le eterne barriere architettoniche e di reclutare volontari e finanziatori che faranno nascere la prima RSD a Roma, una struttura che aiuterà le persone con problemi motori ad inserirsi nel mondo del lavoro, a farsi una cultura tramite programmi di studio convenzionali e a vivere una vita libera e dignitosa tra gente competente e piena di amore per il prossimo. Perché proprio a Roma?
Roma non è certo la capitale in fatto di abbattimento di barriere architettoniche né ha il primato nei ricoveri per disabili. Anzi. La Regione Lazio non ha RSD in tutto il suo territorio, strutture tipo casa famiglia per disabili, che copra l’intera giornata con l’assistenza infermieristica notturna inclusa.
A Milano e in Lombardia ce ne sono varie e si chiamano, appunto, RSD, dove i disabili vivono una vita sociale diversa e in piena libertà, persone socialmente attive, a differenza di disabili che vivono in casa propria fra mille difficoltà, sia da parte della famiglia sia per loro stessi, anche nelle mansioni più semplici della vita quotidiana.
Abbiamo pensato di far nascere la prima RSD a Roma, un posto dove il disabile possa essere tutelato, curato, aiutato e nello stesso tempo possa vivere la sua vita quotidiana come le altre persone, come andare al cinema, in gita, a un concerto, a teatro, a scuola, o cose più semplici come mangiare una pizza con amici. Questo è il mio sogno ma è il dovere di tutti noi: aiutare coloro che hanno problemi motori vuol dire farli vivere e dare a loro il modo di avere una vita meno difficoltosa.
Forse noi siamo più fortunati, forse nulla ci manca, e abbiamo la possibilità di andare dove vogliamo, siamo liberi di gestire la nostra vita, ma la loro è gestita da altri. Stiamo parlando di persone che hanno ancora voglia di vivere e che possono dare molto conservando libertà e dignità. Cosa ci occorre per realizzare tutto questo?
Cerchiamo soprattutto un terreno edificabile di 6.000 mq a Nettuno, Roma, e sponsor che possano perorare la causa con donazioni in denaro, come anche volontari, ASA, OSS, infermieri, medici, fisioterapisti, cuochi e manutentori.
Chiunque può dare il proprio contributo. Il “disabile” dovrà sentirsi “liberabile” nel pieno rispetto della dignità.

Grazie mille e buona giornata,
Massimo Lorusso
Cell. 346.2105554
www.rsdsorriso.org

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