Marigliano: concluso il tour di “Campania Infelix” nel triangolo della morte
Dopo le tappe di Acerra e Nola, la presentazione del libro “Campania Infelix” scritto dal giornalista di Report Bernardo Iovene con l’attivista mariglianese Nunzia Lombardi è giunta anche a Marigliano. L’evento si è svolto lo scorso 22 novembre nella chiesa del SS Sacramento.
Evento omaggiato, tra l’altro, da un’inattesa visita del parroco di Marigliano, Don Pasquale Capasso e del Vescovo di Nola, Monsignor Beniamino Depalma il quale, nel complimentarsi con gli autori del testo, ha sottolineato che “chi lavora per la salvaguardia del Creato lavora per Dio”. Ad introdurre la presentazione del libro edito da Rizzoli (collana BUR Futuro-Passato) è stato il presidente dell’associazione CliccaMarigliano, Antonio Ferullo (l’associazione, infatti, ha organizzato l’evento mariglianese con la collaborazione del comitato per la tutela del diritto alla Salute, la Parrocchia S. Maria delle Grazie e la Federazione Città Sociale) il quale ha ricordato come “in un momento nel quale tutti credono che l’emergenza rifiuti sia risolta, è di fondamentale importanza mantenere viva l’attenzione e l’informazione circa questa drammatica problematica”. Importanza dell’informazione rimarcata anche dal moderatore del dibattito, Giuseppe Messina (Legambiente Campania) il quale ha spiegato come “il vero problema non siano i rifiuti solidi urbani ma i rifiuti industriali sversati nelle nostre terre anche da industrie del Nord, sicché la Campania è diventata l’immondezzaio d’Italia”. Il problema dell’inquinamento ambientale ha anche dei risvolti in termini di salute: non a caso uno studio dell’OMS ha mostrato la corrispondenza diretta tra diossine e tumori. “Recentemente- ha spiegato l’oncologo Antonio Marfella- al Pascale abbiamo inaugurato una ludoteca pur non avendo un reparto pediatrico. La ludoteca si è resa necessaria perché l’età dei malati di tumore si è abbassata a tal punto che la maggior parte di loro hanno dei figli piccoli”.
Sul libro si sono concentrati particolarmente i due autori, Bernardo Iovene e Nunzia Lombardi, nonché il responsabile del settore welfare dell’IRES Campania, Salvatore Esposito. “Campania infelix- ha commentato quest’ultimo- è un libro che deve essere letto nelle scuole perché spiega fatti che possono essere rielaborati con la propria testa, perché propone linee di condotta ed, infine, narra la storia attraverso le persone”. Tra le persone raccontate c’è anche Nunzia Lombardi, Mariglianese, presidente del Comitato per la Tutela del Diritto alla Salute. “Dinanzi all’indifferenza di media e forze dell’ordine- ha spiegato l’attivista mariglianese- mi sono resa conto che per capire cosa mi accadesse intorno dovevo filmare, documentare, studiare autonomamente. Talvolta sono stata rincuorata dalla sensibilità di cittadini e di alcuni esponenti delle forze dell’ordine, come il sovrintendente Geremia Cavezza del corpo forestale, ma coloro i quali hanno la scienza per intervenire sono messi in condizione di non lavorare. Pensiamo- ha denunciato Nunzia Lombardi- alla stazione della Guardia Forestale di Marigliano. Solo sei uomini, due per ogni turno che spesso non hanno neanche la benzina nei mezzi di servizio”. Bernardo Iovene, infine ha lanciato un monito: “Ho scritto questo libro perché durante l’inchiesta Terra Bruciata per Report ho conosciuto tante persone che si impegnano quotidianamente e non volevo lasciarle sole. Il problema fondamentale- ha concluso- è che i cittadini non devono aspettarsi che siano gli altri ad intervenire ma devono costringere chi si occupa della cosa pubblica a fare qualcosa”.
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