venerdì 20 Settembre 2024
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Dobellini: “Che tristezza il silenzio della città dopo l’attentato al cimitero”

Silenzio tombale

Egregio direttore, è con profonda rabbia che le scrivo. Ho dovuto costatare con tristezza che nel nostro paese non vi sono più eventi che suscitano ribellione, indignazione. Non c’è più niente che possa spingere gli uomini e le donne liberi a sollevarsi. Vige, ormai, una diffusa indifferenza; si preferisce voltare il capo dall’altra parte. Questa apatia è ancora più grave quando è condivisa da coloro che hanno chiesto e ricevuto la fiducia dei cittadini per amministrare il paese. Le forze politiche hanno taciuto. Le forze sociali si sono fatte distrarre da altro. Innanzi ad un gravissimo episodio di aggressione ad un bene pubblico, così caro a tutta la cittadinanza quale è il cimitero comunale, non si può rimanere inerti e silenti. Non era mai accaduto che i beni della nostra comunità fossero violentati da un attacco dinamitardo. Cosa dobbiamo aspettarci ancora perché gli amministratori, gli operatori economici e sociali facciano sentire alta la propria voce contro coloro che per affermare i propri interessi fanno uso della arroganza e della violenza? Cosa aspettano il Sindaco, la Giunta, il Consiglio Comunale, le forze politiche ad affermare in modo chiaro e netto che il nostro paese non deve più essere ferito dalla prepotenza dei violenti? Non si può più esitare a convocare un Consiglio comunale straordinario. I cittadini onesti, gli operatori economici, le forze dell’ordine, coloro che vogliono investire nel nostro paese chiedono alla politica una forte e determinata lotta alla criminalità. Consapevole che chi ha l’onore di sedere nel Consiglio comunale deve dare il meglio di se per il paese, mi rendo disponibile a voi ed a chiunque voglia aprire un pubblico e proficuo confronto sui tristi eventi che hanno ferito la nostra comunità.

Antonio Dobellini, consigliere comunale

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