POMIGLIANO D’ARCO. “Occorre battersi perché il Governo nazionale ed i governi locali non si sottraggano più alle responsabilità sull’inquinamento di origine automobilistico”. A dirlo Antonio Romano, Amministratore Delegato della Romano Srl, dopo le dichiarazioni dei giorni scorsi rese pubbliche dal presidente nazionale dell’Aci, che dichiara: “Gli incentivi alla trasformazione dei veicoli si rivelano ogni anno insufficienti a soddisfare le domande. Questo induce il consumatore finale, l’automobilista, ad avere poca propensione a convertire il proprio veicolo a gas”. A fronte di una domanda crescente, il Governo nazionale tende, per contro, a non aumentare i fondi a disposizione per la trasformazione. “Ciò rischia di tradursi – spiega l’Amministratore delegato – in un disincentivo culturale”. Il presidente nazionale dell’Aci, Gelpi, alcuni giorni fa era intervenuto sui blocchi al traffico, metodo molto utilizzato dalle grandi città italiane e a parer suo “inutile oltre che estremamente costoso” aveva tuonato in un convegno pubblico.
“Stiamo lottando da anni, insieme al Consorzio Ecogas – sottolinea Romano – perché si creino tutti i presupposti per consentire lo sviluppo di una mobilità sostenibile. La trasformazione dei veicoli da benzina a gpl o metano consentirebbe di ammodernare il parco auto esistente. Il vero problema in Italia è proprio questo, le auto in circolazione sono vecchie e quindi inquinano”.
“Va bene, da un lato, l’incentivo alla rottamazione, ma non possiamo dimenticare che oggi non è alla portata di tutti l’acquisto di una nuova auto e occorre considerare la trasformazione dei veicoli quale altro risvolto della medaglia e dare anche ad essa la giusta importanza. La crisi finanziaria ha investito potentemente anche il mercato dell’auto e, secondo gli esperti, non sarà facile invertire la tendenza. Questo non lascia spazio a dubbi, la trasformazione delle vetture circolanti è una strategia vincente. Sembra che il nostro settore, ed in particolare quello del Gpl, sia sempre punito e non comprendiamo bene perchè. Nelle strategie di mobilità sostenibile si fa riferimento all’idrogeno ad esempio, e non al Gpl. Eppure è alla portata di tutti più il Gpl, anche per la capillare rete di distribuzione nazionale, che l’idrogeno”.
“Nel 2008 – prosegue Romano – si calcola saranno trasformati complessivamente 180mila veicoli. Ciò dimostra che investire in questo settore può aiutare nella lotta all’inquinamento, e andare incontro a quanto la Commissione ambiente del Parlamento Europeo ha sancito non molte settimane fa a proposito di riduzioni di CO2 sancendo nei fatti che la lotta alle emissioni inquinanti di origine automobilistica va perseguita fino in fondo. E noi ci auguriamo che questo possa voler dire maggiori incentivi alla trasformazione nel 2009”.
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