SANT’ANASTASIA – Di seguito pubblichiamo la lettera che ci è stata inviata dalla segreteria di Rifondazione di Sant’Anastasia a seguito del congresso sezionale.
Circolo Rifondazione Comunista
“Nello Laurenti” – Sant’Anastasia
Il 6 luglio, in una domenica calda ed umida, presso il centro polifunzionale Liguori, si è svolto il congresso del circolo di Rifondazione Comunista di Sant’Anastasia.
Ad aprire i lavori dell’assemblea, in un discorso di apertura che ha tracciato un quadro complessivo sulla situazione politica nazionale ma soprattutto locale, è stato il compagno e segretario uscente Giulio Ferrara. Nel suo discorso introduttivo, il compagno ha sottolineato l’attuale situazione di stallo che vive il centro-sinistra anastasiano che, da forza di opposizione-maggioranza, è divenuta ben presto opposizione di minoranza per la immediata trasmigrazione di due consiglieri eletti nel PD ed ora passati al centro-destra.
Durante l’assemblea pubblica, dove c’è stata tra l’altro la partecipazione di esponenti politici locali come Antonio Dobellini in rappresentanza del PD, Alfredo De Simone SD, Antonio Manfellotto segretario dei Comunisti Italiani e di Ines Barone per i Verdi, si sono discusse e votate le mozioni congressuali.
I tesserati, a conclusione del dibattito, hanno scelto, in maggioranza, la mozione 2 rappresentata da Niki Vendola, seguita subito dopo da quella dell’ex ministro Ferrero. Da menzionare, inoltre, la tesi numero 3 con un solo voto a favore.
Dopo il congresso, il circolo di Rifondazione Comunista ha raccolto le proprie forze e si è riunito per eleggere i suoi organi dirigenziali. Il nuovo direttivo, composto da: Nunzia Addati, Ilaria Padulano, Antonio Bianco, Gianluca Di Matola, Giulio Ferrara; come garanti: Gennaro Agnino, Giulio Ferrara, Franco Bonaccorso. Lo stesso direttivo, pochi minuti dopo la sua composizione, come primo impegno operativo, ha eletto, all’unanimità, come nuovo segretario di sezione, il compagno Giuseppe Di Marzo.
Rifondazione Comunista, nonostante anni di difficile esistenza sul territorio anastasiano, con il rinnovato organo di partito e con l’aiuto delle compagne e dei compagni, conferma il massimo impegno nell’imporsi come vera forza d’opposizione all’attuale malgoverno del paese e mira ad essere un punto di riferimento per tutti gli elettori di sinistra delusi dalla politica fino a d’oggi espressa dalle forze di centro destra e soprattutto dal PD.
Le nostre radici, antifasciste e partigiane, ci porteranno ad essere sempre orgogliosi dei nostri ideali, e sempre, ripetiamo sempre, resteremo a guardia della sana politica e difenderemo ogni giorno i diritti del popolo che arranca, mentre il padrone di Arcore, nel suo palazzo romano, pensa a sistemare il proprio futuro riparandosi da ogni guaio giudiziario.
A pugno chiuso,
Il Direttivo
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