Ieri mattina, 6 giugno 2008, sono state due le convocazione della Commissione Consiliare Permanente Regionale Agricoltura, Caccia, Pesca, Fondi Statali e Comunitari, presieduta da Sebastiano Sorrentino (Pd). La prima alla ore 11 e 30 in audizione, la seconda alle ore 12 e 30 in seduta ordinaria. Alla presenza dei rappresentanti delle associazioni di categoria e dei dirigenti dell’Assessorato Regionale all’Agricoltura, è stata affrontata la discussione relativa ad una proposta di legge per interventi di sostegno contro le avverse condizioni atmosferiche e le calamità naturali in agricoltura, presentata dai consiglieri regionali del gruppo di Alleanza Nazionale. Nel corso della seduta ordinaria, la Commissione ha approfondito l’esame del testo finale del progetto di legge sulla disciplina per l’attività di agriturismo. Il presidente Sebastiano Sorrentino ha, inoltre, riferito che la Commissione, il 16 maggio scorso, in sede di consultazione con gli Enti e le Associazioni interessate alle problematiche relative agli ambiti territoriali di zona e alla regolamentazione per l’esercizio della caccia in regime di mobilità, ha preso atto delle istanze portate alla sua attenzione. E’ emersa, infatti, la necessità di migliorare la regolamentazione per l’esercizio della caccia per l’appunto in regime di mobilità, relativamente alla quale è stata inviata una nota all’Assessorato al ramo per l’istituzione di una Commissione che valuti e elabori, la proposta emersa in sede di consultazione relativa all’attivazione di un numero verde per semplificare le procedure esistenti. Sorrentino ha, quindi, riferito di una riunione congiunta del 28 maggio scorso con la terza Commissione Regionale Permanente, che ha avuto lo scopo di analizzare e di valutare i riflessi produttivi e economici soprattutto sul settore agroalimentare della zona di Sant’Arcangelo Trimonte (Bn) e sui territori limitrofi dell’apertura di una nuova discarica. E’ emersa, infatti, la necessità di invitare l’Assessore Regionale all’Agricoltura e alle Attività Produttive ad istituire un tavolo operativo, in tempi rapidi, che si occupi di tutti gli strumenti finanziari regionali, nazionali e comunitari per sostenere e per accompagnare le aziende della filiera agroalimentare del territorio coinvolto. Il presidente ha, infine, comunicato che, d’intesa con il Presidente del Consiglio Regionale della Campania, l’Ottava Commissione Permanente organizzerà dei seminari sulle prossime opportunità dei Fondi Comunitari e del Piano di Sviluppo Regionale, presso le amministrazioni provinciali della Campania. Sorrentino, negli ultimi giorni, ha riaffrontato la questione della bonifica dell’Agrimonda. Se ne parla ad oltre un decennio di distanza dallo spaventoso incendio che distrusse l’azienda di fitofarmaci con sede a Mariglianella nel Napoletano. Il presidente ha presentato un’interrogazione a risposta immediata a question time, indirizzata all’Assessore all’Ambiente e alla Difesa del Suolo della Regione Campania Walter Ganapini, nonché, per conoscenza, al Presidente della Giunta Regionale della Campania Antonio Bassolino. L’atto è stato presentato il 5 giugno al Consiglio Regionale. Premesso che, a tredici anni di distanza dal rogo della rivendita di prodotti fitofarmaci e chimici per l’agricoltura della ditta “Agrimonda” i cumuli di rifiuti tossici insistono ancora sul luogo del disastro, nonostante le tante dispute a suon di carta bollata tra il Comune di Mariglianella e proprietari dell’azienda aventi ad oggetto le competenze spettanti a questi ultimi che insieme ad una mancanza di fondi anche da parte di enti superiori hanno portato fino ad ora all’assenza di una bonifica, Sebastiano Sorrentino chiede ora di sapere quali provvedimenti si intenda adottare in relazione ad una situazione perdurante legata al disastro ambientale del lontano luglio 1995, al fine di poter pervenire ad un recupero dell’area e ad una tutela delle falde acquifere. Sebastiano Sorrentino interviene anche sulla scorta di un inserimento dell’area della Agrimonda nell’anagrafe regionale dei siti da bonificare per l’alto rischio ambientale espresso, senza calcolare, poi, che il medesimo è annoverato, tra l’altro, tra i Sin (siti di interesse nazionale).
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