Somma Vesuviana. Da giorni l’acqua nelle case dei sommesi scompare senza alcun avvertimento. Scatenando l’ira dei cittadini che protestano, per ora, vivacemente sul web e con il comando di polizia municipale. Proprio ai vigili urbani in questi ultimi giorni sono arrivate decine di telefonate ed un agente commenta: “Abbiamo trascorso giornate infernali.
Migliaia di telefonate senza poter dare una spiegazione. La Gori è rimasta muta fino alle 13. Cittadini che, a ragione, hanno imprecato. Abbiamo subito insulti di ogni genere, ma li capisco. Imprecazioni irripetibili anche verso l’Amministrazione . Ma pure dei duetti simpatici , meno male che c’è ancora lo spirito per poter sdrammatizzare”. Ora a chiedere lumi sull’argomento, soprattutto sulla mancata informazione e la disorganizzazione è il consigliere comunale dell’Aurora (lista civica di maggioranza) Vincenzo Piscitelli (nella foto) che ha protocollato ieri mattina una interrogazione consiliare indirizzata al sindaco Pasquale Piccolo e al presidente del consiglio Pasquale Di Mauro.
“E’ vero che agli inizi del mese di aprile 2015 si sono verificate disfunzioni idriche (mancanza d’acqua) in alcune parti del territorio comunale?”, chiede l’esponente politico di maggioranza al primo cittadino, “Se si, per quale motivo? E’ vero che la Gori (gestione ottimale risorse idriche) contattata telefonicamente da centinaia di cittadini è stata blanda, vaga e superficiale nelle risposte di chiarimento in merito? Se si, come si intende provvedere? E’ vero che tali disfunzioni si verificano spesso e sistematicamente nelle stesse zone del territorio comunale (via Spirito Santo, via Roma, corso Italia, zona parco Primavera), se si, per quale motivo?”.
Insomma, una serie di domande che sono anche quelle che si fanno i sommesi sui principali social network e per le quali Piscitelli, esponente della coalizione che governa la città, chiede urgenti risposte. E chiede a Piccolo e Di Mauro se sono a conoscenza delle “centinaia di telefonate che hanno interessato il comando dei vigili urbani per chiedere chiarimenti, visto che la Gori non rispondeva o lo faceva vagamente e in ritardo, e che gli addetti al centralino del comando, sprovvisti di fax o fonogrammi della Gori, non sapevano dare spiegazioni plausibili in merito al ripristino del servizio idrico”.
Ed infine: “Trattando di un bene di prima necessità, e visto che la Gori ha da anni promesso che avrebbe provveduto al miglioramento e potenziamento dell’impianto di adduzione idrico (insieme a quello fognario) si chiede, ad oggi, quali miglioramenti siano stati posti in essere dallo stesso gestore, visto che il problema persiste costantemente. Non si può privare dell’acqua migliaia di cittadini senza uno straccio di preavviso, e se si dovesse parlare di un guasto improvviso, senza ottemperare con un call center attivo e funzionante dando immediatamente risposte concrete ai cittadini che, nel loro diritto, chiedono spiegazioni in merito al ripristino. Il servizio viene pagato profumatamente e allo stesso modo i cittadini devono ricevere assistenza, la Gori ci chiede di ottemperare anche alle cosiddette ‘partite pregresse’ lasciando un impianto obsoleto, mal proporzionato, non potenziato ne mai migliorato”.
da cronache del vesuviano del 9 aprile
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