SOMMA VESUVIANA – Sono partiti dall’idea che la spazzatura non può essere il futuro che ci attende e da qui si sono mobilitati per realizzare un servizio di raccolta differenziata quasi “porta a porta”. Si tratta dei componenti dell’associazione “Il Laboratorio”, che in collaborazione con l’associazione per la lettura don Lorenzo Milani ed il III Circolo Didattico di Somma Vesuviana, con il sostegno della Corale Polifonica di Somma Vesuviana, della Proloco di Somma e di Slow Food, hanno avviato il progetto “Noi…facciamo la differenza” cominciata in via sperimentale, ma che sta già ottenendo interessanti risultati, in un condominio di via Santa Croce ed un altro “partner” nel centro della città. “L’iniziativa è partita in un momento detto di emergenza, il problema però è che a questa situazione ci stiamo purtroppo abituando”, spiega Marina Barba, coordinatrice del progetto insieme a Maria Alaia, Concetta Raia, Monica Mango, Marianna Bifano, Amalia Maione e Mariapia Feola. “Ci interessava dare un piccolo contributo e così abbiamo avviato questa iniziativa, le famiglie coinvolte sono state contattate direttamente dal nostro gruppo di lavoro ed hanno ricevuto delle schede sintetiche in cui si spiega quali sono i materiali che al momento possiamo differenziare (carta, plastica vetro, alluminio, indumenti usati). Abbiamo fornito un primo kit costituito da contenitori e buste per la raccolta dell’umido e abbiamo allestito all’interno del condominio una mini isola ecologica dove
sono stati “mascherati” con delle piante i contenitori per la raccolta differenziata”. Le buste che sono state distribuite sono in bio-plastica: Mater-bi, un prodotto derivato dall’amido di mais, e sono completamente biodegradabili (in circa 50 giorni) .
I materiali differenziati saranno prelevati un giorno a settimana mentre per l’umido il Laboratorio ha assicurato una raccolta di 3 volte a settimana. “La plastica, la carta e gli altri prodotti”, aggiunge Barba, “saranno conferiti alle piattaforme di raccolta” relative ai Consorzi di riferimento per essere avviate a recupero e rilavorazione”. Entusiasti e fiduciosi anche gli altri partner del progetto. “Speriamo di poter dare con questo progetto un segno importante che a Somma si può cooperare”, dice Michele Montella dell’associazione don Milani, “e lo si può fare non soltanto in questi momenti critici, ma anche in altri. Uniti si può diventare una forza dirompente”. Sulla stessa linea anche Peppe Nota di Sloow Food: “Una volta avviato anche altri condomini potranno prendere l’esempio e insieme si otterranno risultati importanti per la città”. “Iniziative di questo genere”, conclude il maestro Domenico Cozzolino della Corale Polifonica, “dimostrano che la società civile esiste ancora e si può lavorare insieme con gli altri per cambiare le cose, abbiamo aderito volentieri all’idea del Laboratorio e speriamo di poter collaborare a progetti simili anche in futuro”.
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