“Mi sto proponendo di ricostruire la vera storia dell’emergenza rifiuti in Campania con la realizzazione di un dossier, di un vero libro bianco sull’emergenza” . Lo ha dichiarato Michele Caiazzo, il consigliere regionale del Partito Democratico. “Nel corso degli anni – ha affermato Caiazzo – i commissari sono stati abbandonati dalle istituzioni, dalla politica e dunque da tutti. Oggi abbiamo ancora l’emergenza. E’ inutile fare l’analisi dei commissariati. E’ inutile fare l’analisi di tutti i parlamentari che si sono opposti ai termovalorizzatori, alle discariche. Adesso è importante risolvere il problema. Dobbiamo sostenere De Gennaro e ritornare ai poteri ordinari per affrontare la fase successiva. Oggi chiedo che ci siano sedute consiliari e delle commissioni sul ritorno ai poteri ordinari”. Caiazzo è stato chiarissimo e netto nel ribadire che “deve essere la Campania a risolvere l’emergenza. E’ giusto che ci sia la solidarietà delle altre regioni ma l’emergenza dobbiamo risolverla nel nostro territorio. Dalla nomina di De Gennaro sono trascorsi diversi giorni e la situazione ha registrato miglioramenti soltanto in alcune zone. Bisogna essere consapevoli che l’ipotesi di piano se realizzata integralmente, darà al nostro territorio la possibilità di respirare per alcuni mesi. La politica deve collaborare e risolvere i problemi e non cadere nelle polemiche. Cosa accadrà dopo?Non sappiamo cosa accadrà entro fine gennaio. Se non la chiudiamo noi questa emergenza rifiuti, nessuno la chiude. Credo che chi pensa che siamo vicini alla soluzione di questo problema, sottovaluti la situazione. Ho la sensazione che stiamo nelle condizioni di vivere, nelle prossime settimane, una situazione peggiore di quella attuale. Non è il momento degli scontri. Nessuno dovrà mettersi contro le scelte del commissario De Gennaro e in questa sede chiedo a tutta la politica un impegno preciso. L’impegno di collaborare e di pensare anche al dopo. De Gennaro fra tre mesi andrà via e allora bisogna chiedersi anche quando partiranno gli impianti di compostaggio e quando partirà , decollerà la raccolta differenziata. Dobbiamo essere operativi, darsi da fare e che tutti coloro i quali sono per la differenziata lavorassero per la differenziata”. Caiazzo dunque ha accennato la realizzazione di un dossier sui quattordici anni di emergenza. “Cosa è successo tra il giugno del 1997 e l’agosto del 1998 quando è stata messa in gara un’ipotesi diversa dal piano approvato precedentemente? – si chiede Caiazzo – Forse mancano dei documenti?”. Ed infine “vorrei soffermarmi sui roghi – ha concluso Caiazzo – perché sembra fosse attività spontanea dei cittadini. Non credo che sia così. Non credo che si possa dire che tale situazione sia da addebitare ai cittadini. Invece ho la sensazione che siamo dinanzi a gruppi organizzati di delinquenza criminale”.
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