SANT’ANASTASIA – Dopo le polemiche innescate per la questione del Centro Liguori in particolare riguardo le risposte e il forum seguito all’articolo sulla presenza delle barriere architettoniche in città , ci scrive il responsabile dell’Unione italiana cieci, G.Fornaro e di seguito pubblichiamo il suo intervento.
Rispondo in merito alla discussione in qualita’ di responsabile della rappresentanza provinciale dell’Uniome Italiana ciechi. Tanto devo per dissipare dei dubbi e cercare di rendere chiara la posizione del polivalente Liguori col nostro insediamento. Per chi volesse capire la realta dell’Unione Italiana ciechi puo’ andare sul sito WWW.uiciechi.it e rendersi facilmente conto che La Nostra rappresentanza non ha ragione di esistere grazie allo sfruttamento delle risorse dell’ambito 10 ne’ per quelle messe a disposizione dal Comune, E’ una diramazione territoriale di servizi estesi ai disabili della vista da parte di questo Ente di tutela per 5 Comuni del territorio vesuviano. Siamo intervenuti al Polivalente nel periodo che vedeva finire la vecchia Amministrazione e iniziare quella attuale, in una realta’ come descriveva criptak e che oggi era pero’ un po’ diversa. Preciso che da allora ad oggi , di tutti i sovvenzionamenti di cui parlate NOI NE SIAMO ASSOLUTAMENTE ESTRANEI E INCONSAPEVOLI. LA NOSTRA ASSOCIAZIONE -ONLUS- opera gratuitamente e volontariamente per cinque Comuni vesuviani con una catena di servizi che partono dall’assistenza legale alla formazione per Per Enti e disabili della vista,avvalendosi di professionisti formati all’I.ri.for.r (Ente di formazione riconosciuta dallo Stato per l’integrazione dei disabili visivi http://irifor.uiciechi.it) Insomma, una ricchezza inestimabile dal punto di vista culturale e sociale,senza contare il beneficio apportato alle realta’ associative in un discorso di integrazione al diverso nel centro polivalente. Di questo il Comune poteva fregiarsi a costo zero, se non per la concessione di una stanzetta a titolo gratuito. Differentemente dalle altre associazioni, non e’ costituita da operatori che si associano per progetti sovvenzionati da chi vi pare, ma e’ un’Associazione di estensione Nazionale gestita e diretta dagli stessi disabili a qualsiasi livello (io stesso sono non vedente assoluto) che opera e presta il Suo Servizio con motivazioni ,forse, leggermente diverse da quelle che possono riguardare operatori dipendenti dall’ambito 10(nulla togliendo al loro valore).
Io,ero presente al Consiglio Comunale e ho visto perpetuare un errore di fondo da chi ha portato la Nostra voce, errore dovuto ad un difetto di conoscenza della realta’ completa del polivalente,i consiglieri di centrosinistra, nello spiegare le ragioni dei disabili hanno dato troppo risalto al danno che si arrecava ai disabili per la perdita dei locali che avrebbero permessol’accesso ai finanziamenti per i progetti, mentre nessuna parola e’ stata spesa su quanto ho poc’anzi spiegato e che , secondo me, andava sottolineata a conoscenza dell’intero consiglio ed alla cittadinanza che non sapeva che non vi erano solo problemi di concessione di finanziamenti.
Da cittadino interessato e sensibile ai problemi dei disabili, non mi sarei veramente reso conto della situazione, condividendo cosi’, la stanchezza politica del centrodestra che ha intelligentemente approfittato di questo Unico risalto per “dimostrare” di riuscire a mettere fine all’uso improprio della parola disabili e creare al suo posto una soluzione per le scuole, che di fatto sembra essere soluzione per mettere fine ai contenziosi tra dirigenti scolastici, che in mancanza di classi rischiano di perdere il lavoro (su questo si centrava il problema). Per finire, al gioco degli scacchi ha vinto il centrodestra. Di mio posso dire che l’Amministrazione di Sant’anastasia , non sa, o finge di non sapere quanto c’e’realmente nel polifunzionale Liguori . In pieno accordo con chi parla della cultura della disabilita’ mi convinco sempre di piu’ che sono proprio gli amministratori che hanno bisogno di capirne di piu’ sulle associazioni per formulare sagge strategie utili ai disabili, e infine ,sottoscrivo la metafora dell’abito da sera e del cappotto,concordando nel dire che finche’lasceremo coltivare la cultura dell’apparenza a discapito della sostanza, non potremo che aspettarci piu’ di un presepio a Natale .
Noi, tranquilli, condividiamo in concreto le esigenze dei disabili, perche’ le viviamo Noi per primi,e le amministrazioni comunali ,ignorando l’associazione UIC non dimostrano soltanto indifferenza verso un progetto di lavoro per i disabili, ma danno un segno forte di indifferenza faccia a faccia con la disabilita’, che invece si propone per il benessere della collettivita’ in piena professionalita’. Sono ancora curioso di “vedere” quale soluzione di “pari dignita’del polivalente”, cosi’ come ha affermato il Sindaco, ha in serbo per i disabili.
PS. per meglio conoscermi, vi invito a visitare il sito www.uiciechi.it/osi Resta di fatto che sono sempre a disposizione per accogliere ed informare chiunque sulla Nostra realta’ presso il centro LIGUORI I giorni dispari dalle ore 16.00 alle ore 19.00
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