SANT’ANASTASIA. Anche qui il sindaco ha ordinato la chiusura delle scuole per il perdurare dell’emergenza rifiuti. Fino alle 17.00 di questo pomeriggio il primo cittadino Carmine Pone ha atteso la notizia dell’intervento governativo per liberare gli ingressi dei plessi scolastici dai cumuli di spazzatura indifferenziata, ma ciò non è avvenuto. Piuttosto ha avuto conferma dall’ufficio flussi del Commissario di Governo che non è prevista la rimozione neanche nei prossimi giorni. “Non volevo arrivare a decisioni così drastiche, perché ho inteso rispettare le decisioni del Governo. Ci siamo dati una scadenza oltre la quale non attendere più ed è arrivato il momento di agire – dice il sindaco – per cui ho ordinato la chiusura delle scuole a partire da domani e fino a quando non sarà pulito il paese”. La crescente determinazione del sindaco sulla questione rifiuti è venuta in luce anche questa mattina nel corso dell’incontro con le rappresentanti delle circa 400 studentesse del Liceo Socio-psico-pedagogico e linguistico, L. Pacioli, alcune insegnanti e circa 20 mamme, portatesi in Piazza Siano per protestare. A loro, infatti, il sindaco ha assicurato il ricorso a soluzioni tendenti a salvaguardare la salute e l’ambiente pubblico. “Non possiamo più accedere a scuola, perché i due ingressi dell’istituto di via Primicerio sono bloccati da cumuli di rifiuti e siamo stanchi di fare ricreazione nel viale, a contatto costante con l’immondizia. Abbiamo deciso di ribellarci e – dice la rappresentante d’istituto M.A. – di rivolgerci al sindaco per ottenere il supporto delle istituzioni nella nostra azione di protesta”. “Siamo solidali verso tutti i ragazzi delle nostre scuole – afferma l’assessore alla P.I., Luigi De Simone – e, pur rispettando i ruoli, ci rendiamo conto che le loro esigenze hanno priorità e devono presto trovare risposte”. Anche il Parroco, don Rino Santacroce, è sceso in campo informando il Sindaco circa l’intenzione dei rappresentanti della comunità parrocchiale di Santa Maria La Nova di non tacere, e, senza sobillare piazze, riunirsi in Chiesa nelle sere dal 14 al 16 gennaio alle ore 20,00 per pregare e chiedere la liberazione dal flagello dell’indifferenza nei confronti del problema rifiuti e la soluzione del problema igienico-sanitario-ambientale del paese. E dalle 20,00 alle 24,00 di lunedì, martedì e mercoledì prossimo le campane suoneranno a lutto, per risvegliare in tutti il senso della convivenza civile.
Mina Spadaro
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